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Indagini da parte degli uomini dell'Arma

San Giovanni Rotondo, arrestato rapinatore seriale: le immagini

L’arrestato è ritenuto responsabile di due rapine, commesse entrambe ai danni del supermercato “Risparmio Casa” di San Giovanni Rotondo, il 7 febbraio e il 12 aprile scorsi.

L'uomo in entrambe le occasioni armato di un coltello, dopo essere entrato nel negozio e aver minacciato tutti i presenti, aveva arraffato il denaro contenuto in cassa, nella prima occasione 800 euro circa, e circa 200 nella seconda, per poi dileguarsi a piedi tra le vie cittadine.

Nella prima mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno tratto in arresto Giovanni Di Maria ,  44 anni, residente nello stesso comune, nullafacente, già segnalato nella banca dati delle Forze di polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia.
L’arrestato è ritenuto responsabile di due rapine, commesse entrambe ai danni del supermercato “Risparmio Casa” di San Giovanni Rotondo, il 7 febbraio e il 12 aprile scorsi. Lo stesso, infatti, in entrambe le occasioni armato di un coltello, dopo essere entrato nel negozio e aver minacciato tutti i presenti, aveva arraffato il denaro contenuto in cassa, nella prima occasione 800 euro circa, e circa 200 nella seconda, per poi dileguarsi a piedi tra le vie cittadine.
L’arresto, risultato di una complessa ed articolata indagine condotta dai militari della Compagnia di San Giovanni Rotondo, rappresenta la forte risposta dell’Arma dei Carabinieri all'allarme che i due episodi avevano innescato nell’importante centro garganico. Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno potuto utilizzare le immagini riprese dalle telecamere sia dell'esercizio commerciale che del Comune, che però, a causa della loro scarsa qualità e per il fatto che il rapinatore si era coperto il viso, non sono risultate immediatamente utili. I Carabinieri e la Procura della Repubblica di Foggia hanno quindi fatto ricorso alla scienza, nominando un esperto che, nella sua perizia antropometrica, ha potuto riscontrare importanti compatibilità tra il soggetto ripreso e il sospettato emerso grazie alle indagini più tradizionali. Il ritrovamento a casa di questi degli abiti indossati nel corso del secondo episodio, poi, ha dato la conferma della bontà delle indagini.

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