IL MATTINO
Indagini della squadra mobile di Foggia
11.06.2018 - 12:54
Un aiuto particolarmente importante nelle indagini è giunto grazie alla collaborazione di un passante che ha annotato la targa di un’autovettura, una Fiat 500 rossa, ferma in corso del Mezzogiorno durante l’aggressione. Auto risultata essere poi intestata alla moglie di Nicola Portante. Sul paraurti erano visibili travedi sangue
Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di pregiudicato Nicola Portante di 52 anni e i suoi due figli Salvatore di 26 e Ciriaco di 19, con l’accusa di tentato omicidio. Sono loro – secondo l’accusa – i tre che la mattina del 6 dicembre 2017 in corso del Mezzogiorno ferirono con una coltellata all’altezza del rene destro Marco de Vito di 33 anni con piccoli precedenti per traffico di sostanze stupefacenti. Importante anche l’analisi dei tabulati che ha permesso di raccogliere ulteriori elementi di prova sulla presenza dei Portante sul luogo dell’accoltellamento e i contatti che questi ultimi, in particolar modo Salvatore, tenevano con la vittima. Un aiuto particolarmente importante nelle indagini è giunto grazie alla collaborazione di un passante che ha annotato la targa di un’autovettura, una Fiat 500 rossa, ferma in corso del Mezzogiorno durante l’aggressione. I poliziotti sono poi risaliti alla vettura intestata alla moglie di Nicola Portante. Auto rinvenuta la sera stessa del tentato omicidio proprio nella tenuta degli indagati. Sul paraurti lato posteriore erano ancora evidenti tracce di sangue. Importante anche l’analisi dei tabulati che ha permesso di raccogliere ulteriori elementi di prova sulla presenza dei Portante sul luogo dell’accoltellamento e i contatti che questi ultimi, in particolar modo Salvatore, tenevano con la vittima.
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