IL MATTINO
Il caso politico e sociale
14.04.2018 - 10:51
I soldi sono attinti, tra l'altro, al fondo delle royalties per lo sfruttamento del metano nel Subappennino (altro fronte aperto di polemiche) per la realizzazione di una circumvallazione nel comune dell'alto Tavoliere. Ieri sera la manifestazione pubblica indetta dall'amministrazione comunale per illustrare la vicenda si è trasformata in uno scontro con l'opposizione Pd sfociato persino in un acceso diverbio tra il sindaco e un poliziotto, Francesco Pasqua, marito della consigliera comunale Pd Mara Greco, che Potenza riteneva essere l'autore dei fischi e delle proteste a lui indirizzata dal fondo dell'aula: i fatti sembrerebbero essere andati diversamente ma tant'è, come vedete nel video.
Questa la nota diffusa dal Pd apricenese. «Preso atto che ad oggi il Sindaco della nostra città ha gestito l'insediamento di una struttura di accoglienza di migranti lavoratori, senza rendere partecipi i rappresentanti del mondo del lavoro (sindacati, associazioni datoriali), le associazioni cittadine di volontariato laico e religioso, i rappresentanti politici ed in particolar modo tutti i cittadini, sentiamo la necessità di fare un passo avanti. Alla mancata condivisione, anzi, al silenzio più assoluto sull'intera vicenda, bisogna dare voce ai vari attori in campo, aprire una serena discussione con la Città che non porti nè ad una gestione assistenzialistica dei migranti presenti sul territorio di Capitanata, nè tantomeno ne veda calpestare i diritti di uomini e lavoratori. Senza questi presupposti, la realizzazione delle strutture di accoglienza servirà solo a fornire forza lavoro a basso costo, a danno dei lavoratori locali. Infatti è soltanto di ieri l'ultima manifestazione di protesta organizzata dal sindacato nella Citta' di Foggia, in cui i braccianti agricoli di origine africana, presenti da più di dieci anni sul nostro territorio, hanno rivendicato il diritto ad una paga equa, escludendo assistenzialismi e con la libertà di poter vivere in condizioni dignitose senza essere ghettizzati.
Pertanto ci facciamo promotori di una fase di discussione che porti ad una soluzione condivisa tra i vari attori in campo, tra chi ha il compito istituzionale di scegliere e la comunità che dovrà sostenerne le scelte. Diffidiamo pertanto il Sindaco a procedere oltre, non escludendo la possibilità di un coinvolgimento popolare nella scelta ultima. Bisogna costruire un patto di solidarietà tra i comuni della Capitanata al fine di creare i presupposti per una accoglienza sostenibile e proficua per il territorio. Come affermato dal Ministro Minniti: “l'obiettivo che mi sono dato è arrivare all'accoglienza diffusa e chiudere i grandi centri di accoglienza. I Centri di accoglienza, per quanto ci si possa sforzare di gestirli nel migliore dei modi non possono essere la via maestra per l'integrazione. L'integrazione è un elemento cruciale per le politiche di sicurezza. Chi integra meglio, costruirà Paesi più sicuri».
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