IL MATTINO
Si tratta di Kamel Sadraoui di 34 anni, e del fratello di 32 anni
19.05.2017 - 13:54
Le indagini, avviate nel 2016 sulla base di segnalazioni dell'Aisi, hanno anche documentato la detenzione illegale da parte dell'indagato di un'arma da fuoco, collegamenti con ambienti legati alla criminalità locale, oltre che contatti sul web con soggetti attestati su posizioni filo-jihadiste
Si tratta di due fratelli entrambi tunisini e regolari, Kamel Sadraoui di 34 anni, e del fratello di 32, residenti nel capoluogo dauno. Il primo è stato fermato a Foggia. Era in possesso di una pistola. Deve rispondere di apologia di terrorismo e detenzione di armi. Il secondo era riparato a Padova ed è stato espulso. Non c'erano elementi così importanti da giustificare il fermo. Entrambi avrebbero inneggiato all'Isis. Il 34enne, inoltre, "era solito accompagnare i documenti di propaganda con la frase 'Lo Stato Islamico sopravviverà'. Nel medesimo contesto è stato accertato - spiega la Procura di Bari - che l'estremista tunisino, durante una conversazione, aveva esaltato la figura dell'attentatore dei mercatini di Natale di Berlino". Le indagini, avviate nel 2016 sulla base di segnalazioni dell'Aisi, hanno anche documentato la detenzione illegale da parte dell'indagato di un'arma da fuoco, collegamenti con ambienti legati alla criminalità locale, oltre che contatti sul web con soggetti attestati su posizioni filo-jihadiste. La ritenuta pericolosità del soggetto ha portato gli uomini dell'antiterrorismo a eseguire lo scorso 8 febbraio un provvedimento di fermo. In sede di convalida, però, il gip del Tribunale di Foggia ha convalidato la misura solo per la detenzione dell'arma. L'odierno provvedimento è stato disposto successivamente dal Tribunale del Riesame di Bari che ha accolto l'appello della Dda di Bari che insisteva sulla contestazione di apologia di terrorismo. Lo scorso 13 maggio è stato espulso il fratello 32enne dell'indagato, rintracciato a Foggia. Dalle indagini è emerso che anche lui aveva manifestato nel web posizioni filo-jihadiste.
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