IL MATTINO
La protesta
02.05.2016 - 19:10
«Se io firmo il patto per il Sud partecipo ad un meccanismo di comunicazione che dà l’impressione che io abbia ottenuto chissà che cosa in più rispetto al dovuto, é evidente che sto facendo cattiva informazione e in più sottoscrivo un forte abbattimento del denaro del Fondo di sviluppo e coesione che secondo la legge italiana ammontava a 58 miliardi di euro, poi scesi a 38 e ora la suddivisione per il patto del Sud di quel fondo dovrebbe essere da 12,8 mld e quindi noi dobbiamo firmare praticamente la riduzione ad un terzo di quelle che erano le somme destinate al Mezzogiorno», ha dichiarato Emiliano.
«Abbiamo ricevuto dalla Repubblica - ha spiegato Emiliano - un certo tipo di addestramento per il quale non si può firmare una cosa solo perché vuoi partecipare a tutti i costi. Firmi una cosa se quella cosa ha un significato e un’utilità. Sono convinto che alla fine riuscirò a parlare col governo, magari con l’aiuto del governatore di Bankitalia (facendo riferimento a Ignazio Visco che gli siede accanto ndr) e a cercare di capire, perché non essere ascoltati da un interlocutore che ha intenzione di venirti incontro è una delle ragioni della grande questione meridionale».
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