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L'intervista

Dal Parco del Gargano, cantato da Ungaretti, Di Mauro vuole raccontare la storia bella della provincia di Foggia

C'è una Capitanata straordinariamente ricca di risorse naturali, enogastronomiche e culturali messa a tacere da una narrazione cronachistica che ne rimbalza gli episodi negativi; l'avvocato Raffaele di Mauro si propone di cambiarne il registro, partendo dal Parco del Gargano di cui è stato nominato commissario.

Un'altra storia è possibile, se ad innamorarsene fu anche Giuseppe Ungaretti che scriveva del Gargano, come de «il monte più vario che si possa immaginare. Ha nel suo cuore la Foresta Umbra, con faggi e cerri che hanno 50 metri d'altezza e un fusto d'una bracciata di 5 metri, e l'età di Matusalemme; con abeti, aceri, tassi; con un rigoglìo, un colore, l'idea che le stagioni si siano incantate in sull'ora di sera; con caprioli, lepri, volpi che vi scappano di fra i piedi; con ogni gorgheggio, gemito, pigolìo d'uccelli... »

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