IL MATTINO
La lezione di Crocco
17.06.2014 - 11:05
Domani, 18 giugno, 109 anni fa nel carcere di Portoferraio moriva Carmine Crocco, il generale dei brigati nato a Rionero in Vulture, in provincia di Potenza. Dopo un secolo, mette i brividi l'attualità della sua storia bandita, contro "regi funzionari e infidi piemontesi", che oggi viene straordinariamente racconta da un meraviglioso spettacolo all'aperto che ogni estate oltre 400 figuranti danno vita nel parco della Grancia, ai piedi di Brindisi di Montagna (12 chilometri da Potenza), con un monologo finale di Crocco, affidato alla voce di Michele Placido, da premettere ai manuali dei signori delle tasse e ai governanti di ogni tempo e di ogni luogo. «Quel popolo che disprezzato da regi funzionari, infidi piemontesi, sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto: anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. E' dire senza timore, E' MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. E' vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà».
edizione digitale
Il Mattino di foggia