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Il caso

Gargano senz'acqua, Lovecchio: "E' ora di dire basta all’inefficacia dell’Acquedotto Pugliese e alla complicità politica della Regione Puglia"

"È ora di dire basta all’inefficacia dell’Acquedotto Pugliese e alla complicità politica della Regione Puglia. Non possiamo accettare che la Capitanata venga trattata come un bacino di emergenze infinite"

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Il deputato foggiano Giorgio Lovecchio

"È vergognoso che si continui a inseguire l’emergenza anziché prevenirla", accusa il deputato foggiano di Forza Italia 

"La situazione idrica del Gargano e delle Isole Tremiti è ormai intollerabile. Nel pieno di Ferragosto, Vieste, Monte Sant’Angelo, Canneto, Molino di Mare e l’isola di San Nicola delle Tremiti si trovano in ginocchio, tra rubinetti a secco, pressioni ridotte e un’emergenza che dura da troppo tempo. L’«Acquedotto Pugliese» prova a giustificarsi tirando fuori scuse come “consumi aumentati”, “guasti improvvisi” o furti d’acqua, ma la realtà è ben diversa: siamo di fronte alla conseguenza di anni — direi decenni — di mancata manutenzione, incapacità gestionale, assenza di programmazione e spreco di risorse pubbliche.". A denunciarlo è il deputato foggiano di Forza Italia, Giorgio Lovecchio, Vicepresidente Commissione Finanze e componente della Commissione Parlamentare di Controllo sull’Attività degli Enti Gestori. 

"Il cuore pulsante delle Isole Tremiti, San Nicola, è completamente senz’acqua da almeno due giorni. Parliamo di oltre 3.000 turisti e residenti abbandonati a sé stessi durante la settimana più importante dell’anno per l’economia locale . Ristoranti, strutture ricettive, famiglie: tutti costretti a ricorrere a soluzioni disperate, come travasi via autobotti da altre isole, sotto il coordinamento estremo delle amministrazioni locali. A Vieste, la comunità locale è assediata da cali di pressione che rendono insostenibile la vita quotidiana nelle zone intorno al Castello, dove sono attive autobotti solo per tamponare, non risolvere . A Rodi Garganico attraversiamo la stessa realtà: Canneto e Molino di Mare colpiti da guasti, consumi anomali e mancanza di soluzioni strutturali. E non siamo di fronte a un’improvvisa emergenza naturale: le Isole Tremiti, d’estate, sono costantemente a rischio idrico per la loro dipendenza da navi cisterna cui viene affidato il rifornimento. Nessuna infrastruttura duratura — dissalatori, condotte sotterranee, sistemi di accumulo intelligenti — è mai stata realizzata. I fondi PNRR, le ZES e gli stanziamenti straordinari sono stati sperperati anziché investiti in soluzioni vere. È ora di dire basta all’inefficacia dell’Acquedotto Pugliese e alla complicità politica della Regione Puglia. Non possiamo accettare che la Capitanata venga trattata come un bacino di emergenze infinite, invece di essere considerata per il suo potenziale economico, turistico e paesaggistico. È vergognoso che si continui a inseguire l’emergenza anziché prevenirla", sottolinea Lovecchio che chiede con urgenza:

"1. La Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese presentino immediatamente un piano operativo dettagliato, con scadenze certe, per garantire l’approvvigionamento idrico continuativo e stabile sulle isole e nel Gargano.

2. Siano attivati investimenti per la realizzazione di infrastrutture strategiche: dissalatori, accumuli, condotte interrate e soluzioni resilienti al clima estremo.

3. Si verifichino responsabilità gestionali e contabili: chi ha ignorato queste criticità e ha sprecato denaro pubblico senza programmare soluzioni deve rispondere, politicamente prima che giudiziariamente."

"La terra del Gargano non merita di essere ridotta a emergenza permanente. I cittadini, i turisti e le microeconomie locali esigono rispetto, efficienza e un futuro sostenibile", conclude Lovecchio.

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