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Direzione provinciale infuocata oggi pomeriggio

Resa dei conti nel Pd. Pontone chiede la testa di Piemontese, Frattarolo difende Mongelli e dà dell'arrogante a Marasco

Il segretario provinciale, però, è fermo: «Io non mi dimetto». E Pontone insiste: «Oggi possiamo dire che le primarie del centrosinistra sono state falsate». Rincara il renziano Frattarolo: «Abbiamo umiliato Gianni Mongelli e abbiamo candidato una persona arrogante».

Resa dei conti nel Pd. Pontone chiede la testa di Piemontese, Frattarolo difende Mongelli e dà dell'arrogante a Marasco

La direzione provinciale del PD, questo pomeriggio

Direzione provinciale del PD infuocata, oggi pomeriggio. E non certo per le alte temperature salite in città, ma per il termometro politico scoppiato dopo le pesanti sconfitte del centrosinistra subite a Lucera, San Severo, Troia, Stornarella e, soprattutto, a Foggia. È Foggia, di fatti, la ferita che brucia di più. E a rigirarci il coltello nella piaga ci pensano, senza esitazione, l'ex assessore Italo Pontone e il renziano Lorenzo Frattarolo: le due anime che hanno contribuito ad accendere il congresso cittadino e poi le elezioni primarie per scegliere il candidato sindaco di centrosinistra. «Oggi possiamo dire che le primarie del centrosinistra sono state falsate, dunque è stato falsato il risultato elettorale», dice Pontone. E Lorenzo Frattarolo rincara: «Sono mortificato dallo svilimento delle primarie che io ho promosso per primo. Abbiamo umiliato Gianni Mongelli e abbiamo candidato una persona arrogante»

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