“E’ proprio in questi momenti che un partito ha bisogno di essere sostenuto e che un vero democratico di partito tira fuori l’amore politico- chiosa Pacilli -. Ho deciso di ritesserarmi dopo una lunga assenza dal partito, da deluso, iniziata all’indomani della elezione di Angelo Riccardi nel 2010 quando candidato nel PD con 260 preferenze rimanevo relegato nei primi dei non eletti”.
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