Il rettore dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe
«Facciamo che tu sei un filologo. Un filologo bravo uno che ha letto un sacco di libri e ne ha scritti una decina. Libri importanti, adottati all'università. Mettiamo che l'università della città in cui vivi bandisce un posto da docente a contratto per l'insegnamento di filologia. Che bello, pensi. Si tratta di lavorare gratis - si sa che i docenti a contratto lavorano gratis o per due soldi -, ma puoi insegnare le cose che sai, ed insegnare è bello. Poi però leggi il bando e non credi ai tuoi occhi! Non puoi partecipare, perché il bando è riservato ad un gruppo estremamente ristretto di persone: i docenti di un liceo della provincia» così esordisce Antonio Vigilante, docente di Pedagogia all'istituto "Roncalli" di Manfredonia, in un articolo postato sul suo blog lo scorso giovedi, in seguito alla pubblicazione di un bando indetto dall'Università degli Studi di Foggia, in specie dal Dipartimento di Studi umanistici. Dal bando si evince che che l'ateneo cerca docenti di Filologia, di Storia del cinema e di Informatica per la letteratura, ma non li cerca, come sarebbe logico, tra gli studiosi di queste discipline, ma, rispettivamente, tra i docenti del liceo "Roncalli" di Manfredonia, del liceo "Majorana" di Guidonia e dell'istituto "Don Milani" di Acquaviva delle Fonti. Cosa vuol dire? Perché questo ristrettissimo limite, quasi che l'università già sapesse chi scegliere? Il tutto ha l'aria di un bando 'ad personam', specie se si considera, come ha acutamente osservato Vigilante: «Come fa l'Università di Foggia ad essere sicura che al "Roncalli" vi siano dei bravissimi filologi ed al "Majorana" degli esperti di storia del cinema?» semplice: il professor Eusebio Ciccotti (già docente di Storia del cinema presso l'Unifg) è il dirigente scolastico dell'istituto "Majorana" di Guidonia; al "Roncalli" di Manfredonia insegna Pierangela Izzi (anche lei già legata da rapporti precedenti alla cattedra di italianistica dell'Unifg). Perché allora indire un bando e farlo passare per 'pubblico', se così non è?
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Commenti all'articolo
lorena79
21 Ottobre 2013 - 17:19
http://1l7ecx4cuf5b3ney38s8l9a13mu.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2013/10/Concorso-Docenti_accademia-belle-arti-foggia_bando.pdf
Mettiamo che sia a titolo gratuito anche questo, anche se palesemente non lo è, come mai con tanti laureati in conservazione dei beni culturali o in Accademia delle Belle Arti, qui si richiede il diploma per insegnare in Accademia??? No, ma siamo matti dico? Davvero si crede di poter fare di tutto ormai?
Ops è vero meglio tacere onde incorrere in una denuncia...mi vien da ridere..che Italia!!!