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La vita di Giancarlo è stata falciata nell'età più bella, ma il cuore di Giancarlo continuerà a battere in altre vite: i genitori, infatti, hanno acconsentito alla donazione degli organi.

L'ultimo saluto a Giancarlo. L'Arcivescovo: «Il suo silenzio lacera la nostra anima»

Due ali di folla hanno atteso il feretro bianco all'uscita della Cattedrale. E' stato portato in spalla lungo via Arpi, preceduto da un corteo di motociclisti. Un desiderio di Giancarlo espresso sin da quando era bambino; da quando una mattina si affacciò dalla finestra della sua camera da letto e vide un raduno di motociclisti dinanzi l'ingresso della cattedrale. In quella circostanza esclamò: «Quando da vecchio morirò anch'io vorrò tutte le motociclette all'uscita della chiesa...»

L'ultimo saluto a Giancarlo. L'Arcivescovo: «Il suo silenzio lacera la nostra anima»

Giancarlo – aggiunge Monsignor Pelvi – non ti ho conosciuto ma nel mio cuore immagino la tua giovane vita da studente come le pagine di un diario: possiamo sfogliarle, possiamo girarle senza strapparne alcuna, anche quelle di maggiore sofferenza. Vorrei immaginarlo come tanti ragazzi che lasciano la nostra terra e che diventano protagonisti di una speranza lontana. Troppa gente muore per strada e la morte di Giancarlo non deve essere vana. Ci dobbiamo opporre con le Autorità a questo male sociale. Ora mi rivolgo a voi giovani – esorta Pelvi – soprattutto a quelli che fanno uso di alcol e di droga: ricordatevi che siete custodi della vostra vita e di quella degli altri.

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