Dichiara 8mila euro all’anno, ma possiede beni per 3 milioni di euro

Gli immobili di proprietà del pregiudicato cerignolano vennero già sequestrati e confiscati a gennaio 2013 ma, il provvedimento emesso dal Tribunale di Foggia, venne annullato dalla Corte di Appello di Bari su ricorso dell'interessato. L'ulteriore ricorso presentato dalla Procura Generale del capoluogo di Regione ha trovato accoglimento. Tale sequestro si pone come naturale proseguimento di una lunga e laboriosa attività investigativa basata sulla posizione personale, economica e patrimoniale di di Biase. Una indagine che, già nel 2005, portò al sequestro e confisca di beni mobili e immobili (un appartamento e 12 appezzamenti di terreno) intestati proprio al bracciante agricolo di Cerignola, per il quale le indagini patrimoniali all’epoca svolte dimostrarono “una rilevante sproporzione tra i beni disponibili ed i modestissimi redditi dichiarati, da bracciante agricolo, risultati del tutto insufficienti per poter provvedere all’acquisto di immobili, autoveicoli, oltre che per assicurare il soddisfacimento delle ordinarie e le straordinarie spese di sostentamento e mantenimento".