Cerca

Il processo con rito abbreviato inizierà il prossimo tre ottobre

Tangenti Palazzo di Città, Biagini: «Non sono un concussore»

Nei giorni scorsi, infatti, il legale dell'ingegnere, Giulio Treggiari, ha presentato un'istanza di rimessa in libertà per il proprio assistito, allegando anche una missiva in cui l'indagato replica alle accuse mossegli nell'inchiesta della squadra mobile e della Procura Dauna.

Tangenti Palazzo di Città, Biagini: «Non sono un concussore»

Nella sua missiva, Fernando Biagini afferma di aver percepito del denaro dal costruttore Zammarano ma di non essere un concussore. Infatti l'ingegnere sostiene di aver effettuato per nome e per conto dell'imprenditore, suo amico, alcune consulenze tecniche per le quali non era mai stato pagato. Spettanze – sempre a suo dire – percepite poi in occasione della stipula del contratto d'affitto dell'immobile di Piazza Padre Pio. Biagini afferma, sempre nel suo scritto, di aver percepito piccole somme di denaro dagli imprenditori Normanno e Rana. Dichiara però di essere assolutamente estraneo alla vicenda riguardante il costruttore Carlo Insalata, con cui a suo dire ha un rapporto di amicizia. "Come è possibile, si chiederebbe Biagini nella lettera, pretendere dei soldi da una persona con cui si va regolarmente a cena con le rispettive famiglie?" Ora spetterà al Giudice per l'Udienza Preliminare, Domenico Zeno,  decidere se concedere la libertà all'ex dirigente dell'ufficio Suap del Comune di Foggia.

Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione