"Dammi 150 euro o tua figlia non abortisce": arrestati due medici dell'ospedale "Tatarella" di Cerignola

Intanto i Carabinieri della Compagnia di Cerignola stanno effettuando effettuato accertamenti patrimoniali su entrambi gli indagati, con conseguenti sequestri pari a 100 euro proprio per quest'ultimo e 200 euro per Belpiede ma – fanno sapere dal Provinciale dell'Arma – le indagini sono appena iniziate. Tutto è partito alla fine del 2013 quando un uomo ha denunciato ai Carabinieri Battarino, unico medico in servizio presso l’unità di ginecologia ed ostetricia dell’Ospedale di Cerignola a non aver sollevato obiezione di coscienza all’esecuzione degli aborti, aveva preteso il versamento di 100 euro in contanti per effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza alla figlia. L'uomo tra le altre cose fece presente al professionista di fruire dell’esenzione dal pagamento del ticket per la prestazione sanitaria, ciò nonostante l'uomo aveva preteso la somma di denaro da ripartire in parti uguali con l’anestesista rappresentadogli che, in caso contrario, non avrebbe eseguito l’intervento prima del compimento del novantesimo giorno di gravidanza