Cerca

Strani silenzi

Tano, Tano, cosa ci nascondi? Perché la famiglia Panunzio ha preso le distanze dall'antiracket di Foggia

Grasso, presidente della FAI (la federazione delle associazioni antiracket), che puntualmente spara a zero contro imprenditori e istituzioni della nostra città, stranamente tace sull'abbandono del figlio del costruttore ucciso dalla mala, di cui l'associazione foggiana porta il nome

Tano, Tano, cosa ci nascondi? Perché la famiglia Panunzio ha preso le distanze dall'antiracket di Foggia

Michele Panunzio e la miglie Giovanna Belluna

Michele Panunzio e la moglie Giovanna Belluna hanno inviato sia a Tano Grasso che alla referente foggiana dell'antiracket, Cristina Curci, una lettera di abbandono dell'associazione chiedendo di non utilizzare più il nome del loro congiunto, senza ricevere neppure una risposta. «Così come a fronte di cospicui finanziamenti comunitari ottenuti, non siamo a conoscenza dei numeri che ha prodotto la FAI in provincia di Foggia, ovvero quante denunce siano state effettuate da imprenditori e commercianti taglieggiati», sollecita Bruno Longo, capogruppo consiliare de "La Destra" di Foggia che risponde anche a Scalfarotto. Continua per approfondire il disimpegno della famiglia Panunzio.

Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione