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Benzina e diesel: nuova tassa europea in arrivo

Nel giro di qualche anno, nel 2027, entrerà in vigore un nuovo regime fiscale delle emissioni di Co2 da parte dell’Unione Europea.

Benzina e diesel: nuova tassa europea in arrivo

La riforma impatterà anche su edifici e carburanti, con un incremento tariffario previsto di 10 centesimi per litro, ma sono diversi gli esperti che hanno già espresso preoccupazioni riguardo al potenziale impatto più gravoso sulle tasche dei cittadini. In questo articolo si approfondirà l’argomento, valutando anche i vantaggi dei mezzi più sostenibili.

Nel giro di qualche anno, nel 2027, entrerà in vigore un nuovo regime fiscale delle emissioni di Co2 da parte dell’Unione Europea. La riforma impatterà anche su edifici e carburanti, con un incremento tariffario previsto di 10 centesimi per litro, ma sono diversi gli esperti che hanno già espresso preoccupazioni riguardo al potenziale impatto più gravoso sulle tasche dei cittadini.

In questo articolo si approfondirà l’argomento, valutando anche i vantaggi dei mezzi più sostenibili.

In cosa consiste la riforma

Per comprendere il cambiamento è necessario fare un passo indietro. L’Unione Europea fino ad ora ha tassato le industrie più inquinanti attraverso l’Emission Trading System (ETS), il sistema attivo in tutti i paesi dell’UE e riguardante le aziende produttrici di gas climalteranti, come la CO2, con l'obiettivo collettivo di mitigare l’impatto delle attività produttive sul clima.

Ora il nuovo sistema, denominato ETS 2, si estenderà anche al settore degli edifici e dei trasporti, sebbene le imposte saranno applicate alle imprese di questi settori anziché direttamente ai consumatori finali. All'epoca dell'approvazione, Bruxelles prevedeva che la tassazione sui trasporti potesse comportare un aumento massimo di 45 euro per tonnellata di carburante, traducendosi in un aumento del prezzo alla pompa di 10 centesimi per la benzina e 12 centesimi per il diesel.

Questo pronostico, però, sembra oggi troppo ottimistico anche ad alcuni dei politici che hanno lavorato alla riforma e degli studi hanno confermato che l’aumento potrebbe arrivare fino a 200 euro a tonnellata, ovvero il quadruplo rispetto alle previsioni UE.

Come far fronte all’aumento del carburante

In tale contesto, l’Unione Europea è corsa ai ripari stanziando fondi per 87 miliardi di euro. Considerando, però, che il fondo sarà indirizzato anche per mitigare l’aumento dei prezzi del gas per il riscaldamento domestico, è molto probabile che non basteranno.

Chi, dunque, fosse ancora indeciso sulla convenienza del passare ad un’auto elettrica, poiché considerata troppo onerosa, potrebbe cambiare idea: nel 2027 la benzina e il diesel potrebbero aumentare sensibilmente, ben 40-50 centesimi al litro. In ogni caso, se si è reticenti rispetto all’indipendenza che si può avere con un’auto completamente elettrica, ad esempio per i limiti infrastrutturali del paese, si può approfondire il tema delle auto ibride. Passare a mezzi che limitano l’uso dei carburanti tradizionali e scegliere automobili più sostenibili come le plug-in hybrid in questo momento potrebbe diventare una scelta sempre più allettante.

Per lo stesso motivo, è importante tenere d’occhio i vari bonus volti a promuovere una mobilità sostenibile. Inoltre, non sono pochi i vantaggi che si possono avere se si sceglie un mezzo alternativo: per citarne alcuni, i mezzi meno inquinanti accedono a zone chiuse al traffico tradizionale e possono godere di tariffe agevolate per i parcheggi.

In più, se si considera anche l’opzione di usare di maggiormente i mezzi pubblici, acquistando il biglietto o un abbonamento, spesso si possono avere sconti su servizi di sharing mobility ma anche attività ricreative, come cinema, eventi e parchi divertimenti.  

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