IL MATTINO
Letteratura e Cyber Security
08.04.2023 - 11:59
«Il terzo appuntamento del progetto “Leggere al Federico II” ha visto ancora una volta la partecipazione attiva e l’entusiasmo di studenti e docenti, la cui attenzione è stata catturata dall’approccio sperimentale, alternativo e innovativo con cui l’autore Francesco Marchesani ha proposto la lettura dei classici della letteratura». Queste le parole della Dirigente scolastica, prof.ssa Alessia Colio...
Il 4 Aprile 2023, presso l’IIS Federico II di Apricena, nell’ambito del Progetto “Leggere al Federico II”, si è svolto, in presenza, il terzo incontro con l’autore Francesco Marchesani, ingegnere informatico che lavora in Google come Customer Engineer (Security) e si occupa di temi legati alla sicurezza informatica, alla compliance ed alla sovranità del dato, nonché appassionato di letteratura e al tempo stesso scrittore e musicista. L’incontro con Marchesani, moderato dalle docenti referenti prof.sse Natalia D’Avena e Marica Manuppelli, chiude, in modo innovativo ed originale, la rassegna di incontri con l’autore programmati, in questo anno scolastico, nell’ambito del Progetto di lettura “Leggere al Federico II”.
La lettura di due saggi di Francesco Marchesani, "Uno nessuno e social media", edito nel 2019 e "Ulisse era un hacker", edito nel 2022, ha permesso di compiere un sorprendente viaggio nell'affascinante universo della cyber-security, costellato di bit e di algoritmi. Marchesani, adottando la tecnica del “binomio fantastico” di Gianni Rodari, ha accostato due mondi apparentemente dicotomici, come quello della letteratura e quello della sicurezza informatica, raccontando ciò che orbita attorno a quest’ultima attraverso i grandi classici della letteratura d'ogni tempo.
In questo contesto senza precedenti, gli studenti hanno avuto modo di comprendere che gli eroi e gli anti-eroi della letteratura hanno lo storico destino narrativo di aiutarci a comprendere maggiormente il mondo in cui viviamo e i rischi legati al mondo del digitale, gli aspetti positivi e negativi dell’uso dei social network, del nuovo universo virtuale del metaverso e dell’intelligenza artificiale.
L’ingegneria sociale di Odisseo, la vulnerabilità di Achille, la minaccia di Moby Dick, il risk management del Decameron, lo spoofing di Cyrano, il modello Zero Trust dell’Inferno dantesco, le maschere pirandelliane nella società digitale, la società del controllo di Orwell, la protezione dei libri dimenticati nel cimitero di Zafòn, hanno offerto molti spunti di riflessione generando curiosità e domande che gli studenti hanno rivolto all’ingegnere-scrittore. L’accostamento di mondi apparentemente distanti, come quello della Letteratura e quello della sicurezza informatica, ha indotto gli studenti ad hackerare il loro quotidiano, sperimentando un insolito accostamento interdisciplinare e prevedendo i nuclei fondanti di una ipotetica futura disciplina di studio, come l’educazione civica digitale. E se la Letteratura rappresenta l’esperienza e la vita dell’uomo, la Cyber Security è una disciplina che necessita di una certa comprensione dell'essere umano e del suo modo di ragionare. E' intrisa di spirito umanistico, pur forgiata da una corazza tecnico-matematica. La nostra società ha ancora bisogno di nuovi eroi, dei moderni Achei pronti a lottare nel campo della sicurezza informatica con passione, forza d'animo e fervore, poiché perseguire una maggiore sicurezza significa difendere uno dei più grandi diritti che ci siano mai stati concessi: la libertà di pensiero. "Penso, dunque sono" afferma Cartesio con il suo aforisma che trascende le epoche per invitarci ad essere liberi dalle trappole del progresso tecnologico.
Ecco, dunque, la lezione morale dell’ingegnere-scrittore che, hackerando gli schemi di una didattica tradizionale, ha osato accostare due mondi così distanti, la Letteratura e la tecnologia digitale: la via maestra per capire la sicurezza informatica resta innanzitutto l’essere capaci di comprendere le persone.
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