IL MATTINO
MANIFESTAZIONI
30.10.2021 - 00:31
Lo striscione di apertura del corteo
La situazione è sicuramente più complessa di come la dipingono sbrigativamente alcuni media, chiamando i manifestanti "no vax": la piazza era invece gremita anche di vaccinati, contrari alla decisione governativa di introdurre un lasciapassare per svolgere le attività più svariate.
Come preannunciato nei giorni scorsi, il Comitato 15 ottobre ha radunato gente da Foggia e provincia per manifestare con un corteo contro il green pass e contro tutte le misure ritenute coercitive messe in atto dal governo Draghi. L'isola pedonale è stata attraversata dai cori e dai canti dei manifestanti che, partiti in circa duecento da piazza Cavour, sono man mano cresciuti fino ad arrivare a circa cinquecento. Il corteo si è poi fermato a piazza Cesare Battisti dove si sono tenuti alcuni discorsi.
Il tutto si è svolto in maniera pacifica ed erano presenti molte famiglie con bambini. La misura del green pass a molti foggiani proprio non piace. La situazione è sicuramente più complessa di come la dipingono sbrigativamente alcuni media, chiamando i manifestanti "no vax": la piazza era invece gremita anche di vaccinati, contrari alla decisione governativa di introdurre un lasciapassare per svolgere le attività più svariate. Si tratta infatti di una questione che a detta di parecchie persone poco ha a che fare con la situazione sanitaria e molto con quella politica, tanto che lo striscione di apertura del corteo recitava: "Stop a dittature, obblighi e green pass. Rivogliamo le nostre libertà".
Purtroppo una scellerata comunicazione sta rendendo il clima sociale, sull'argomento e non solo, alquanto teso. Per questo motivo i manifestanti hanno voluto sottolineare che la loro non è una battaglia contro il vaccino in sé, ma contro l'imposizione dello stesso, avendo in alternativa il tampone che pure a lungo andare risulta essere dannoso oltre a non potersi propriamente definire uno strumento epidemilogico, quanto piuttosto diagnostico.
Alcuni manifestanti hanno poi colto l'occasione per ricordare anche gli aumenti di beni e servizi, come gas e luce, che hanno risentito della crisi economica acuita dalle chiusure pandemiche.
Se il movimento no green pass nella nostra città sarà destinato a crescere, lo vedremo comunque nel prossimo futuro. Sicuramente questo terzo no green pass day ha registrato non soltanto un aumento nel numero delle adesioni, ma anche una risposta attiva di partecipazione da parte di molte persone, persone che peraltro per i più svariati motivi non hanno potuto presenziare tutte al corteo. Ciò lascia presagire che la voce del dissenso sia più ampia di quella, pur non trascurabile, che la città ha dimostrato in una sera di fine ottobre.
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