IL MATTINO
ATTIVISMO
26.07.2020 - 09:45
Una delle caprette ospiti della fattoria
Due nuove realtà arricchiscono il patrimonio associazionistico dauno che si occupa di tutela degli animali: si tratta di Foggia Animal Save, nucleo locale di The Save Movement, nato dall'iniziativa di tre giovani pugliesi, e dell'APS "La Fattoria di Nonno Peppino", luogo in cui si offre rifugio agli animali "da reddito" che altrimenti rischierebbero l'uccisione.
Foggia è sempre più dalla parte degli animali. Alle associazioni che si occupano della salvaguardia dei nostri fratelli a quattrozampe e non solo si aggiunge Foggia Animal Save, un movimento di attivisti facenti parte di “The Save Moviment” che portano avanti cause sociali tra cui quella per i diritti degli animali. Il primo nucleo del gruppo si è costituito per ricordare Regan Russell, attivista recentemente scomparsa, travolta da un camion durante una veglia per gli animali in Canada. "The Save Movement" si propone con uno stile dialogante e pacifico, con veglie e attività di sensibilizzazione non violente. I primi componenti della delegazione foggiana, Giulia Cassandro, Isabella Zuccarone e Giovanni Pio Longo, recentemente hanno visitato il santuario “La Fattoria di nonno Peppino” a Cerignola, altra realtà che sta crescendo negli ultimi anni e che vuole dare un rifugio sicuro a quegli animali che altrimenti verrebbero uccisi, soppressi o macellati, un rifugio dove gli animali si riappropriano della loro vita scoprendo cosa significa essere liberi. Foggia Animal Save ha a cuore la divulgazione delle attività a sostegno degli animali esistenti nel territorio foggiano, con lo scopo di portare alla luce il fatto che la libertà non è una concessione straordinaria, ma è un diritto, quel diritto tanto violato ma fondamentale per l’esistenza di ogni essere vivente. Spesso nell'immaginario comune gli animali considerati da “reddito” non necessitano di attenzioni particolari, come affetto e premura, al contrario ci si avvale frequentemente del potere di crearli e distruggerli a nostro piacimento. Gli animali da reddito e quelli da affezione hanno le medesime esigenze: vivere liberamente la propria vita senza nessun controllo specista che definisca chi ha più o meno diritti. Per questo motivo è importante conoscere e diffondere l’esistenza di questi rifugi, dove protezione e cure sono antispeciste, dove vige il rispetto e l’uguaglianza. Nel santuario nessuno ha il terrore negli occhi aspettando una morte violenta, l’indifferenza non è contemplata ed essere liberi è realtà.
Si ringrazia Giulia Cassandro che ha collaborato alla stesura di questo articolo.
edizione digitale
Il Mattino di foggia