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L'intervento

Elezioni UniFg, il direttore di oculistica Delle Noci invita a guardare oltre caste e privilegi: «Le sfide che ci aspettano sono altre, per gli studenti e la città»

«Non credo si possa prescindere da medicina, dal suo peso accademico e dalla sua forza economica, ma soprattutto dal valore della sua ricerca scientifica che ha cambiato la sanità pubblica della città e del territorio»

Elezioni UniFg, il direttore di oculistica Delle Noci invita a guardare oltre caste e privilegi: «Le sfide che ci aspettano sono altre, per gli studenti e la città»

Nicola Delle Noci, direttore di oculistica dell'Università di Foggia

«Noi davvero abbiamo investito tanto in questa università, per cui leggere di divisioni e lacerazioni davvero fa male, non ripaga dei sacrifici e dell’impegno di tutti questi anni. Intervengo, anche  in qualità di ex preside della Facoltà di Medicina, per richiamare a un maggiore senso di responsabilità anche i mezzi di informazione, per invitare tutti a fare più attenzione all’uso delle parole, perché il clima della campagna ha impedito a tutti di ragionare con lucidità e obiettività. Adesso tutto questo è finito, dobbiamo pensare solo alla nostra Università e ai nostri studenti, continuando a offrir loro la miglior preparazione possibile», l'appello di Nicola Delle Noci

Nicola Delle Noci, tra i più apprezzati oculisti dell’accademia italiana, per personali ragioni di opportunità ha assistito in disparte alla recente disputa per il governo dell’Università di Foggia dal 2019 al 2025, vinta dall’attuale direttore del Dipartimento di Studi umanistici Pierpaolo Limone. Nel ribadire la sua equidistanza, col solito equilibrio espone in questo intervento offerto a Il Mattino di Puglia e Basilicata il proprio pensiero. «Come ha detto anche il nuovo rettore Pierpaolo Limone, al quale faccio i miei più cari auguri, non credo si possa prescindere da medicina, dal suo peso accademico e dalla sua forza economica, ma soprattutto dal valore della sua ricerca scientifica. Per cui – aggiunge – finita la campagna elettorale, l’auspicio è che l’ateneo ritrovi la compattezza necessaria per affrontare al meglio le sfide che lo aspettano, a esclusivo vantaggio degli studenti e della collettività».

Nicola Delle Noci, oggi direttore della Clinica oculistica dell’Università di Foggia e già preside della Facoltà di Medicina, è stato tra i primi a credere (realmente) nell’ateneo come nuovo laboratorio di vita economica e sociale della città. Uno dei primi a trasferirsi a Foggia dopo la nascita dell’università e a trasferire, nella nostra città, la sua attività scientifica e professionale, segno di una nuova mentalità grazie a cui si cominciava a guardare anche ai piccoli atenei (come Foggia) come a una vera risorsa. «Noi davvero abbiamo investito tanto in questa università – aggiunge –, per cui leggere di divisioni e lacerazioni davvero fa male, non ripaga dei sacrifici e dell’impegno di tutti questi anni. Ho letto, ad esempio, che sarei stato tra quelli che avrebbero indicato Lorenzo Lo Muzio come “inadeguato al ruolo di rettore” dell’Università di Foggia, e colgo l’occasione per puntualizzare che questa affermazione non mi appartiene. Intervengo adesso – completa il ragionamento Delle Noci – anche in qualità di ex preside della Facoltà di Medicina, per richiamare a un maggiore senso di responsabilità anche i mezzi di informazione, per invitare tutti a fare più attenzione all’uso delle parole, perché il clima della campagna ha impedito a tutti di ragionare con lucidità e obiettività. Adesso tutto questo è finito, dobbiamo pensare solo alla nostra Università e ai nostri studenti, continuando a offrir loro la miglior preparazione possibile».

Delle Noci ha sviluppato in Capitanata, grazie anche ai suoi collaboratori, una scuola di tradizione con un bacino di utenza che va oltre i confini regionali, occupandosi, tra l’altro, per anni di specifiche branche dell’oculistica, tra le quali, in particolare, l’oncologia oculare e la chirurgia orbito-palpebrale, promuovendo il talento dei suoi studenti e specializzandi. Il suo costante auspicio è che ci sia sempre maggiore consapevolezza del ruolo sociale dei dipartimenti area medica dell’Università di Foggia, che operano all’interno del secondo Policlinico della Regione Puglia. «E’ proprio su di essi che si concentra il maggior numero di attese, aspettative, volontà e necessità da parte della società civile, e l’Università di Foggia smette di essere solo accademia e diventa anche servizio pubblico, valore aggiunto a completa disposizione della città, così realizzando parte della sua “Terza missione”. Non dimentichiamolo mai, l’intero comparto della medicina universitaria della nostra città ha cambiato la percezione della sanità pubblica. Ridurre la nostra presenza a caste, privilegi, oppure alla presa del rettorato, non risponde alla verità».

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