Cerca

Utili indicazioni sulle sue prospettive scientifiche in un convegno di venerdì scorso

La terapia ferrochelante e la sua vitale importanza nei pazienti affetti da anemie croniche

Un nuovo farmaco per mantenere i livelli di ferro nell'organismo al di sotto della soglia di tossicità nei soggetti costretti a continue trasfusioni

La terapia ferrochelante e la sua vitale importanza nei pazienti affetti da anemie croniche

“Un incontro molto interessante e funzionale ad illustrare l’importanza della terapia ferrochelante e dell’efficacia, per i pazienti che non ne sono intolleranti, del nuovo farmaco Exjade”, sono queste le parole, diramate attraverso un comunicato agli organi di stampa, con cui l’associazione Microcitemici di Capitanata, attiva sul territorio da diversi decenni a tutela delle esigenze dei talassemici di Foggia e provincia, ha definito il convegno tenutosi venerdì scorso presso la Sala Conferenze dell'Hotel Cicolella dedicato alla terapia ferrochelante, finalizzata a mantenere i livelli di ferro nell'organismo al di sotto della soglia di tossicità, nei pazienti affetti da anemie croniche (le talassemie, le mielodisplasie e l'anemia falciforme) costretti a continue terapie trasfusionali...

“Un incontro molto interessante e funzionale ad illustrare l’importanza della terapia ferrochelante e dell’efficacia, per i pazienti che non ne sono intolleranti, del nuovo farmaco Exjade”, sono queste le parole, diramate attraverso un comunicato agli organi di stampa, con cui l’associazione Microcitemici di Capitanata, attiva sul territorio da diversi decenni a tutela delle esigenze dei talassemici di Foggia e provincia, ha definito il convegno tenutosi venerdì scorso presso la Sala Conferenze dell'Hotel Cicolella dedicato alla terapia ferrochelante, finalizzata a mantenere i livelli di ferro nell'organismo al di sotto della soglia di tossicità, nei pazienti affetti da anemie croniche (le talassemie, le mielodisplasie e l'anemia falciforme) costretti a continue terapie trasfusionali.
Le emotrasfusioni sono infatti un trattamento salvavita per questi pazienti ma ogni unità di sangue trasfuso contiene 200-250 mg di ferro e il corpo umano non ha meccanismi di eliminazione attiva dell'eccesso di ferro, quindi il suo sovraccarico è un'inevitabile conseguenza della terapia trasfusionale cronica. Il convegno, organizzato dalla Novartis (anche per illustrare le caratteristiche terapeutiche del farmaco ferrochelante Exjade, ha visto la prestigiosa partecipazione del dott. Paolo Cianciulli, noto ematologo romano presidente della So.S.T.E e Direttore U.O. Day Hospital Talassemia dell’Ospedale S. Eugenio di Roma, che ha illustrato la vitale importanza della terapia ferrochelante (imprescindibile per far sì che l’eccesso di ferro prodotto dal midollo e degenerato dal fegato non infici la funzionalità di organi vitali come il cuore) e le sue prospettive scientifiche. Si è parlato anche del ferrochelante di recente produzione Exjade che, al netto di una percentuale di pazienti intolleranti, sta avendo buoni riscontri. Presenti anche la dott.ssa Michela Campo del reparto di Endocrinologia degli Ospedali Riuniti di Foggia, il dott. Nicola Dello Iacono del Centro Trasfusionale dell'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e le dott.sse Mariagrazia Roberti e Filomena Sportelli.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione