IL MATTINO
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15.09.2025 - 14:26
Oggi, la rimozione della ruggine con il laser si propone come la soluzione più innovativa ed efficace, capace di coniugare precisione, sicurezza e sostenibilità.
La ruggine rappresenta da sempre una delle principali sfide nella manutenzione dei metalli, sia per i piccoli componenti meccanici sia per le grandi infrastrutture. Le tecniche tradizionali, basate su abrasivi o agenti chimici, si sono rivelate spesso invasive, poco sicure e con un forte impatto ambientale. Oggi, la rimozione della ruggine con il laser si propone come la soluzione più innovativa ed efficace, capace di coniugare precisione, sicurezza e sostenibilità.
La ruggine è il risultato della corrosione del ferro a contatto con ossigeno e umidità. Questo processo chimico produce ossidi instabili che si sfaldano facilmente, esponendo il metallo a nuove ossidazioni. Non solo il ferro e l’acciaio ne sono soggetti: anche rame, bronzo e alluminio possono presentare forme differenti di ossidazione, particolarmente accelerate quando i pezzi si trovano in ambienti salini, umidi o industrialmente aggressivi.
A differenza dei metodi convenzionali, come sabbiatura, spazzole abrasive o prodotti acidi, il laser agisce senza contatto diretto con la superficie. Il raggio colpisce lo strato ossidato, che assorbe l’energia e viene vaporizzato, mentre il metallo sottostante riflette il fascio e rimane intatto. Questo principio, basato sulla selettività termica, garantisce una pulizia estremamente precisa, senza compromettere le caratteristiche meccaniche del materiale.
Osservare questa tecnologia all’opera in uno degli innovativi sistemi elaborati dall’azienda italiana Evlaser può essere particolarmente affascinante: il fascio laser scorre con fluidità sulla superficie metallica, eliminando istantaneamente lo strato ossidato e riportando alla luce il metallo brillante e perfettamente conservato. Una prova visiva ed incontrovertibile dell’efficacia e della precisione del processo.
La rimozione della ruggine con il laser porta con sé benefici concreti che superano nettamente quelli dei sistemi tradizionali. Spiccano in particolare: assenza di contatto meccanico, massima precisione, nessuna produzione di polveri tossiche o utilizzo di prodotti chimici e grande automazione e versatilità che permettono l’integrazione del laser in modo semplice e rapido in linee robotizzate ed il suo impiego anche su superfici complesse.
Attualmente il costo di un sistema laser varia in base a diversi fattori, tra cui la potenza della sorgente, la tipologia di scanner ottico impiegato, ed il grado di portabilità del dispositivo. I produttori di sistemi laser infatti stanno spingendo sempre di più verso l’impiego di apparati portatili, per rispondere in modo rapido ed efficiente alle necessità di un’ampia gamma di settori, tra cui l’automotive, dove il laser viene utilizzato per rimuovere la ruggine permettendo il recupero di telai e diversi componenti, il settore navale, ferroviario, la manutenzione industriale e persino il restauro artistico ed architettonico.
Per i sistemi industriali ad alta potenza, i prezzi possono dunque aggirarsi su alcune decine di migliaia di euro. Tuttavia, l’investimento iniziale viene rapidamente ammortizzato grazie alla riduzione dei prodotti di consumo, dei tempi di lavorazione, dei costi di smaltimento e dei rischi legati alla sicurezza.
In questo scenario, il laser si sta affermando come la soluzione di riferimento per chi desidera un metodo rapido, preciso, sostenibile e conveniente per rimuovere la ruggine. A differenza delle tecniche tradizionali, non danneggia le superfici, non lascia residui e non inquina. Per l’industria, l’artigianato e il restauro, questa tecnologia rappresenta un vero salto di qualità: un modo per migliorare i risultati, ridurre l’impatto ambientale e garantire standard di sicurezza sempre più elevati.
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