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Arredare una camera per gli ospiti studio in modo funzionale e confortevole

Quando si progetta una stanza che deve avere due connotazioni bisogna stabilire le priorità. La stanza sarà utilizzata più spesso come ufficio o come camera? La risposta a questa domanda orienta l’intero progetto.

Arredare una camera per gli ospiti studio in modo funzionale e confortevole

Qualunque sia la scelta, la chiave è la flessibilità. Una camera studio non deve mai apparire disordinata o provvisoria: ogni elemento deve avere un suo ruolo preciso, altrimenti la stanza trasmetterà un senso di improvvisazione poco piacevole sia per chi ci lavora sia per chi vi soggiorna.

Progettare una stanza che sia allo stesso tempo studio personale e camera per gli ospiti richiede una progettazione attenta, in quanto è necessario trovare il giusto equilibrio tra estetica, praticità e accoglienza.

Chi lavora da casa ha bisogno di uno studio, ma anche di un ambiente ordinato, che sia in grado di stimolare la concentrazione, senza però perdere quella dimensione di calore casalingo che permetta anche agli ospiti di utilizzare la stanza e di dormirci quando invitati.

Definire la doppia identità della stanza

Quando si progetta una stanza che deve avere due connotazioni bisogna stabilire le priorità. La stanza sarà utilizzata più spesso come ufficio o come camera? La risposta a questa domanda orienta l’intero progetto.

Se la funzione principale è lo studio, la scrivania deve avere la priorità, con una buona illuminazione naturale e una disposizione che permetta di lavorare senza distrazioni. Se invece la stanza è pensata principalmente per ospitare amici o familiari, la zona notte diventa il cuore dell’arredo e lo spazio di lavoro un elemento accessorio.

Qualunque sia la scelta, la chiave è la flessibilità. Una camera studio non deve mai apparire disordinata o provvisoria: ogni elemento deve avere un suo ruolo preciso, altrimenti la stanza trasmetterà un senso di improvvisazione poco piacevole sia per chi ci lavora sia per chi vi soggiorna.

L’importanza della luce e della disposizione

Una buona progettazione parte dalla luce, in quanto lo studio richiede una fonte naturale se possibile frontale o laterale rispetto alla scrivania, così da evitare riflessi sullo schermo e affaticamento visivo.

Per l’uso serale, le lampade da tavolo con luce regolabile in intensità permettono di creare sia un’illuminazione adatta al lavoro sia una più soffusa e accogliente quando la stanza è destinata agli ospiti.

La disposizione dei mobili è altrettanto strategica, infatti, la scrivania dovrebbe occupare la posizione più luminosa e più protetta dal passaggio, mentre il letto o il divano letto può essere collocato sul lato opposto, magari schermato da una libreria bifacciale che funziona come divisorio leggero e al tempo stesso contenitore.

Il divano letto come alleato di versatilità

Il divano letto resta la soluzione più pratica per una stanza a uso misto. A differenza del letto tradizionale, consente di liberare spazio durante il giorno e di mantenere la stanza ordinata e ariosa.

La scelta non va fatta solo in base al design: la qualità del materasso integrato è determinante. Spesso gli ospiti si accorgono subito se il comfort è sacrificato, e un divano letto di scarsa qualità può trasformare un soggiorno piacevole in una notte insonne.

Meglio investire in un modello con rete a doghe e materasso di almeno 14 cm, che garantisca un riposo simile a quello di un letto tradizionale. Ad esempio, è possibile scoprire dei divani letto sul sito di Divanoso, che si aprono diventando dei veri e propri letti matrimoniali con materassi comodi e perfetti per dormire in modo confortevole.

Un altro aspetto da considerare è la praticità di apertura: i meccanismi più moderni permettono di trasformare il divano in letto con un unico movimento, senza dover togliere cuscini o schienali.

Questo dettaglio fa la differenza soprattutto quando la stanza viene preparata all’ultimo momento per ospiti improvvisi.

Contenitori intelligenti e ordine visivo

La stanza ospiti-studio deve trasmettere ordine, altrimenti rischia di sembrare caotica. Librerie modulari, cassettiere compatte e armadi poco profondi sono utili per mantenere i documenti e gli oggetti di lavoro in perfetto ordine, lasciando lo spazio libero per gli effetti personali dell’ospite.

Non si tratta solo di estetica: avere superfici sgombre e spazi contenitivi ben organizzati aiuta a passare mentalmente dalla modalità “lavoro” alla modalità “accoglienza” in maniera naturale.

Gli arredi con funzione contenitiva, come pouf apribili o panche con vano interno, offrono una soluzione elegante anche per riporre cuscini e biancheria di ricambio.

L’obiettivo è ridurre al minimo gli elementi in vista, così da evitare che un ospite si senta in un ambiente invaso da documenti, cavi o apparecchiature tecnologiche.

Materiali e palette cromatiche

Una palette neutra, con toni chiari o naturali, favorisce concentrazione e relax, e si adatta bene sia all’uso lavorativo sia all’accoglienza degli ospiti. Tocchi di colore possono arrivare da accessori facilmente sostituibili, come cuscini, tende o un tappeto.

Per i materiali, è utile combinare funzionalità e comfort: una scrivania in legno chiaro trasmette calore, una poltrona ergonomica rivestita in tessuto rende più piacevole lo studio, mentre tende in lino o cotone filtrano la luce senza appesantire.

Tutto deve convergere verso un’atmosfera bilanciata, mai troppo fredda e impersonale, ma nemmeno eccessivamente decorata.

Uno spazio che cambia

Arredare una camera per gli ospiti studio significa immaginare uno spazio che sappia cambiare pelle in base alle esigenze, senza mai apparire sacrificato o frettoloso. Con pochi accorgimenti mirati - un divano letto di qualità, soluzioni contenitive intelligenti, illuminazione calibrata e una palette cromatica accogliente - è possibile ottenere una stanza che di giorno sia il cuore produttivo della casa e di sera un rifugio confortevole per chi arriva in visita.

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