«Per chi conosce bene la situazione drammatica nelle carceri italiane, compresa la casa circondariale di Foggia l’ultima condanna inflitta dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo per il trattamento riservato dall’amministrazione penitenziaria della struttura foggiana al detenuto Bruno Cirillo, non rappresenta certo un fulmine a ciel sereno». Così interviene Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia
L'Italia viola i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati. A 20 giorni dalla condanna di Strasburgo al nostro Paese ( la quarta in 4 anni, quasi un record) per le condizioni inumane e degradanti di 7 detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, arriva la condanna anche per Foggia: cure non adeguate e maltrattamento per il detenuto Bruno Cirillo, colpito da paralisi parziale del braccio sinistro, e quindi, a dispetto della suo capo d’imputazione, bisognoso di cure e assistenza. La Corte dei Diritti dell’Uomo ha sancito un risarcimento per danni morali di 10 mila euro, nonostante siano stati presentati differenti ricorsi.