A Bovino c'è qualcuno che fa il GALletto

La Carosielli, esperta in comunicazione d'impresa, chiamata dal GAL, aveva realizzato il video a titolo gratuito; solo nel vederlo in onda si era accorta che era stata sostituita con la nipote del vicesindaco. «Caro Direttore Borrelli, so bene che lei non poteva che eseguire gli ordini», scrive in una lettera aperta la Carosielli, in cui tra l'altro chiede, a Borrelli «le sue scuse, perché un atteggiamento del genere è imperdonabile e non è degno di chi dirige un ente volto a livellare i ritardi di sviluppo e non a crearne altri; una copia dei filmati prodotti con la mia immagine; un rimborso spese per la giornata investita in favore del Gal Meridaunia».