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Il riconoscimento

Mille chilometri di storia tra Basilicata, Campania, Lazio e Puglia: la Via Appia è patrimonio Unesco

Il tracciato della Regina Viarum, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, testa di ponte verso la Grecia e l'Oriente.

La Via Appia: Regina Viarum e Patrimonio dell'Umanità

Un risultato frutto del lavoro di squadra - sottolineano dal ministero della Cultura, che per la prima volta ha promosso direttamente la candidatura - che ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, rappresentanze delle comunità territoriali, associazioni, nonché il ministero degli Esteri e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede: l'Appia è la strada dove sorse la prima catacomba, fu percorsa da Paolo per arrivare Roma e poi da Pietro e fu una delle prime 'viae peregrinorum'.

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