IL MATTINO
La rievocazione, il prossimo 15 luglio alle ore 19.30, presso la sala “Zerrillo” dell’Episcopio
01.07.2017 - 10:55
Il dott. Leonardo Altobelli, medico di base di Troia e plurileaureato
Nel 1933, Anno Santo straordinario, nella cittadina di Troia, il crocifisso venne portato in processione. Fu allora che si gridò al miracolo: durante la predica di Padre Leandro Montini, dalla mano sinistra del crocifisso, vicino al chiodo, si videro delle scintille. Il fenomeno, in poco più di un quarto d'ora, si ripeté più volte; allora il sacerdote don Costantino Goffredo, arrampicandosi, cercò di raccogliere con un fazzoletto le tracce: ma quando vide che era rimasto bianco, lo agitò, seguito da centinaia di fazzoletti sventolati nella piazza. Tutti presero a gridare: "Viva Cristo Re" e la banda suonò la Marcia Reale. Da allora il crocifisso è stato portato in processione altre volte: nel 1950, 1963, 1975, nell'Anno Santo del 2000, il 13 settembre 2009, in occasione del suo III Centenario, ma il fenomeno non si è mai più ripetuto. Così la storia e la sacralità di un crocifisso che è oggetto di gran culto e di venerazione, anche e soprattutto per l'episodio famoso del 1933. Il "miracolo" sarà rievocato sabato 15 luglio prossimo alle ore 19,30 presso la sala “Zerrillo” dell’Episcopio di Troia. A rinnovare l'episodio ci sarà il dott. Leonardo Altobelli, personaggio assai conosciuto e plurilaureato, ma soprattutto autore del bellissimo libro che ha studiato attentamente quell'accadimento e ha documentato la "sua" verità scientifica: ciò che è sgorgato dal palmo della mano sinistra nel punto di penetrazione del chiodo è stato sangue umano. Parola del dott. Altobelli, che l'ha dimostrato istologicamente, studiando la morfologia dei tessuti e le cellule che li compongono, sia da un punto di vista morfologico che funzionale. Presiederà l'incontro il giornalista Giuseppe Saldutto. leggi tutto
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