IL MATTINO
All'Hard Rock Café di Firenze, il 16 ottobre prossimo, la presentazione
08.10.2015 - 13:59
Un primo piano di Cabo (Gianluigi Cavallo)
Puoi girare intorno a te stesso quanto vuoi, moltiplicare l'orizzonte dei tuoi sogni all'infinito, spingerti oltre ogni limite che ti sei dato, ma l'impasto del tuo cuore sta sempre lì a dirti che le pulsazioni che animano la tua vita sono onde che sempre ritornano a sera sulla battigia primordiale. Così per nove, lunghi, anni dall'addio ai Litfiba Gianluigi Cavallo ha sfidato, e vinto, un mare di opportunità, cavalcando indomabili onde in fuga verso desideri lontani; ma «quando la bussola va impazzita all'avventura/e il calcolo dei dadi più non torna», come direbbe Montale, Cabo ritrova lo sciabordio delle sue primigenie armonie, perché è difficile per sempre sfuggire alla riva che ha accompagnato i tuoi primi tuffi. Ed è qui che lo aspettavamo, dove ora è tornato con un album che racchiude tutta la traversata dei mondi finora esplorati. Con una band, "Il Nero", che veste da pirati del cuore agitando scimitarre di luce: perché, in definitiva, il rock, quello vero, è una lama che ti attraversa l'anima per risvegliarne ogni singolo, recondito, battito di vita.
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