I sigilli apposti dalla Guardia di Finanza al fratoio abusivo
I Finanzieri hanno constatato che i processi di lavorazione e il mantenimento della materia prima avvenivano in violazione alle vigenti normative in materia ambientale e sanitaria. Infatti, le acque di vegetazione, pari a circa 10 metri cubi, venivano accumulate in una vasca sotterranea e poi convogliate in un camion cisterna in sosta su una strada adiacente, senza alcuna autorizzazione. Lo stoccaggio della sansa da molitura pari a circa 90 metri cubi avveniva in un locale con precarie condizioni igienico sanitarie, angusto e privo di areazione e senza vasche di raccolta per il percolato con l’evidente fuoriuscita sul manto stradale.
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