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Commissione inchiesta Covid, alla Camera è iniziato l'iter. FdI: "Ripristinare la trasparenza"

La Commissione avrà potere d’indagine. I dubbi sono ancora molti, in primis sul piano pandemico non aggiornato, nonostante il grido di allarme lanciato dall'Oms. L'operato del super manager Arcuri: l’acquisto di mascherine, ventilatori e banchi rotelle ha seguito iter regolari? L’uso dei Dpcm, con cui per oltre un anno sono state limitate le libertà individuali è stato una necessità o un abuso? Il Cts, la terza camera che tutto poteva decidere. Su questo e molto altro FdI vuole far chiarezza

Commissione inchiesta Covid, alla Camera è iniziato l'iter. FdI: "Ripristinare la trasparenza"

Sileri, Conte e Speranza

"Evitare il ripetersi di alcuni errori che hanno caratterizzato uno dei periodi più bui della nostra storia", ha detto ieri il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon. "Alla Camera è iniziato l'iter per l'istituzione della Commissione bicamerale d'inchiesta sulla pandemia. In breve tempo, dall'inizio del governo Meloni, un altro impegno preso con gli elettori è stato mantenuto. Continuiamo - ha rimarcato Speranzon - ad essere convinti, infatti, che sia necessario verificare quanto avvenuto in Italia a partire da gennaio 2020 in modo da ripristinare la trasparenza che in molti casi è mancata". E sempre in casa FdI, Galeazzo Bignami, viceministro ai trasporti e alle infrastrutture, già lo scorso gennaio aveva tracciato il perimetro di azione nel corso di un'intervista concessa a Il Giornale. "Fare chiarezza su tutto: dall’assenza del piano pandemico ai verbali secretati", citando anche la carenza dei DPI e le cure domiciliari negate. Un piano pandemico mai aggiornato dal 2014 al 2020, spiegava Galeazzo Bignami, mentre "dal Ministero della Salute rassicuravano l’Unione Europea che il nostro sistema di preparazione e risposta era pronto ed efficace. Mentivano, sapendo di mentire. La gestione di Pd e M5S fu una sequela di errori continui", ma "hanno una idiosincrasia nei confronti della verità". Ancora più duro, lo scorso dicembre, il deputato fedelissimo del premier, Giovanni Donzelli: "Qualcuno dovrà rispondere di quando il 12 febbraio 2020 circa due tonnellate di materiale sanitario sono partite per la Cina e poi non c'erano le mascherine per gli ospedali in Italia; per capire cosa è successo nelle zone rosse e sui 12 milioni di commissioni all'amico consulente del Pd Benotti. Non dimentichiamo neppure i droni sulle spiagge. Bisogna fare chiarezza, lo si deve a chi ha perso la vita e a chi non si è risparmiato nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori", tuonava Donzelli alla Camera. Anche Italia Viva si è sempre detta favorevole ad una Commissione sulla gestione del Covid. A tal riguardo Matteo Renzi lo scorso 27 ottobre dichiarava: "Dovrebbe essere guidata da uno di Fratelli d'Italia non da uno nostro. Ho tutto l'interesse ad avere la Commissione ma se devo essere onesto intellettualmente è più giusto che la guidi chi era all'opposizione". E infine portare alla luce tutte quelle ombre che riguardano i numeri della pandemia in Italia, ovvero, i decessi con Covid e per Covid eccessivi rispetto ad altri Paesi europei e non solo in rapporto alla popolazione 

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