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Dall'Aifa alla Regione Emilia: il fedelissimo di Speranza, Nicola Magrini, ripescato da Bonaccini

Magrini era stato nominato dall'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, direttore generale dell'Aifa ed è considerato un suo fedelissimo. Con l'avvento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi il nuovo ministro Orazio Schillaci con una lettera gli ha comunicato circa un mese fa che non avrebbe riconfermato l'incarico in scadenza il 23 gennaio. "Una scelta grave e sbagliata" twittò subito il segretario Enrico Letta

Dall'Aifa alla Regione Emilia: il fedelissimo di Speranza, Nicola Magrini, ripescato da Bonaccini

da sinistra Magrini e Speranza

All'Aifa arriva temporaneamente Anna Rosa Marra e alla presidenza resta il virologo Giorgio Palù. Per Magrini, invece, dalla rossa Emilia-Romagna è arrivato celermente un prestigioso incarico: con delibera del direttore generale dell'Ausl Romagna, Tiziano Carradori, dal 1 febbraio e per i prossimi cinque anni, Magrini guiderà l'Unità operativa "Qualità e Governo Clinico" della Ausl Romagna. Compenso: 146mila euro l'anno per cinque anni, pari a 730mila complessivi. La nomina non è sfuggita a Fratelli d'Italia che ha subito attaccato, prendendo di mira il governatore e candidato alla segreteria Pd: "Sorprende che da un lato si lamentino tagli alla sanità e dall'altro si assumano super dirigenti, guarda caso legati al precedente governo - scrive in una nota il senatore emiliano di Fratelli d'Italia Marco Lisei - Bonaccini dovrebbe spiegare perché sceglie un super dirigente definito uomo di ferro di Speranza e sul quale non sono mancate le polemiche nella gestione pandemica".

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