IL MATTINO
Covid
30.01.2023 - 11:12
Speranza e Conte
Il giallo sulle mascherine e i ventilatori cinesi, le commesse del super commissario Arcuri e non solo. Numeri mai trasparenti, il mistico Rt e gli algoritmi per le zone colorate della Fase 2 e 3. I decessi con Covid e per Covid. I verbali del Cts, la terza Camera che tutto poteva decidere sulle sorti economiche e sociali di un Paese già in ginocchio. Banchi a rotelle e labirintici protocolli. La denuncia di Ranieri Guerra, funzionario Oms, sul mancato aggiornamento del piano pandemico, il carteggio via email sparito nel nulla. Gli avvertimenti sull'uragano pandemico in arrivo e le negligenze delle autorità sanitarie e governative. Su questo e tanto altro si concentrerà la commissione d'inchiesta Covid fortemente voluta da FdI e Italia Viva
“Era il 29 gennaio 2020, iniziava l’incubo Covid con i due turisti Cinesi. Il primo ricordo è di fronte allo sgomento del Paese che improvvisamente scopriva di avere il virus in casa. La mia prima preoccupazione, invece, è stata: Cosa diciamo ai cittadini?. E la risposta fu: “Non abbiate paura”. La comunicazione dello Spallanzani ha sempre usato un ottimismo razionale”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani “diventato il baluardo della lotta contro la pandemia, a livello internazionale”. Ma il Covid, in salsa italiana con il paziente zero, fa il suo "debutto ufficiale" nella serata del 20 febbraio 2020, quando un uomo di 38 anni di Codogno si reca al pronto soccorso con una polmonite grave, dunque con sintomi riconducibili al Covid-19. Il 21 febbraio 2020 viene annunciato come primo caso di Covid-19 locale italiano, non riconducibile a un rientro dalla Cina. Alla fine di febbraio e nei primi giorni di marzo 2020 il contagio si è diffuso nel Nord Italia e inizia a manifestarsi anche in altre zone, anche se non con la stessa intensità.
Ma facciamo un passo indietro: alla fine di gennaio il rischio che l'epidemia si diffondesse passava da moderato a alto e il 27 gennaio - infatti - l'Organizzazione mondiale della sanità scriveva che era “molto alto per la Cina e alto a livello regionale e globale”. Tanto che nella serata del 30 gennaio l'Oms dichiarava l'“emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale” e l'Italia bloccava i voli da e per la Cina, unica in Europa. La prima vittima italiana del Coronavirus è Adriano Trevisan, 78enne che era ricoverato all'ospedale di Schiavonia, è il 22 febbraio. Il 4 marzo, in Italia, ci sono in tutto 2.700 casi documentati e il 9 marzo 2020 l'ex premier Conte annuncerà il lockdown, in vigore dal 10 marzo. Il disastro economico e sociale è servito. Lo stesso 4 marzo la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina (quella dei banchi a rotelle) insieme al presidente del Consiglio annuncia la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dal giorno successivo, fino a metà marzo (si sperava): "Per il governo - sostenevano - non è stata una decisione semplice. Abbiamo aspettato anche il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso, prudenzialmente, visto che la situazione epidemiologica cambia velocemente, di sospendere le attività didattiche, anche al di fuori della zona rossa, a partire da domani”
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