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Undici anni dalla “notte della Concordia” al Giglio: il ricordo della Protezione Civile

"ll 13 gennaio di undici anni fa la Costa Concordia naufragò al largo dell’Isola del Giglio. Una tragedia che costò la vita a 32 persone, un impegno imponente di soccorritori, tecnici e operatori al lavoro in uno scenario emergenziale complesso e che vide il Servizio Nazionale di Protezione Civile, insieme ai cittadini dell’Isola, impegnato a soccorrere e dare assistenza a oltre 4 mila persone" scrive su Facebook il Dipartimento della Protezione Civile

Undici anni dalla “notte della Concordia” al Giglio: il ricordo della Protezione Civile

Indelebili le immagini della città galleggiante adagiata su un fianco. Dopo i tempestivi salvataggi, seguirono settimane di operazioni per il recupero dei dispersi. Il relitto rimase davanti all’Isola del Giglio per circa un anno e mezzo, esattamente fino al luglio del 2014, quando venne rimosso a seguito di una complessa e maestosa operazione ingegneristica e trasportato, con non pochi rischi, al porto di Genova per le operazioni di smaltimento. I lavori per la rimozione furono l’ennesimo colpo di grazia per l’ambiente dell’area, ormai compromesso anche dalla presenza di sostanze nocive di cui la nave da crociera era carica: 2000 tonnellate di combustibile, ma anche olii pesanti, vernici, smalti e prodotti inquinanti. Le delicate operazioni di bonifica dell’area dei fondali marini dell’Isola del Giglio si sono concluse soltanto meno di quattro anni fa, nel 2018 e coordinate dal ministero dell'Ambiente. Il WWF Italia costituitosi parte civile nel processo ebbe un ruolo essenziale per valutare le gravi conseguenze causate a fauna, flora e paesaggio. Il violento impatto con una struttura rocciosa provocò un grosso squarcio nello scafo della Concordia, salpata dal porto di Civitavecchia in direzione Savona. In pochi minuti quella che avrebbe dovuto essere una spensierata vacanza si trasformò in un incubo per oltre 4mila passeggeri. Quel terribile errore umano e i ritardi nei soccorsi costarono la vita a ben 32 persone, mentre 157 passeggeri rimasero feriti. Una manovra spericolata, vite umane e numerose e gravi omissioni che sono costate caro al comandante Schettino

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