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Il partito del rigorista del Covid archivia restrizioni e green pass. Il lavoro? Da inserire nel simbolo

Articolo Uno, il cui leader è il già ministro della Salute, Roberto Speranza - autore dell'operetta distribuita e ritirata "Perchè Guariremo" ormai pezzo pregiato delle aste online - archivia "l'egemonia culturale su basi nuove", le sospensioni, il green pass e gli assurdi protocolli e rispolvera un cavallo di battaglia della sinistra: il lavoro. Lo stesso lavoro che con l'avvento di Draghi e la riconferma di Speranza tra "i migliori" del governo è stato ostacolato, limitato, talvolta negato

Bella Ciao e la sviolinata a D'Alema e Conte: Speranza confermato segretario di Articolo Uno

Il green pass all'italiana, che non ha creato luoghi sicuri tra persone non contagiose, ha scandito la vita sociale, economica e lavorativa del Paese. Non solo: ha consentito o negato, in base alle situazioni, mobilità e svago degli italiani. Celebre il caso dello Stretto di Messina e della continuità territoriale negata a numerose categorie che, senza violare alcuna legge, hanno in piena libertà disertato le punture. "All'Italia serve una grande forza popolare, che abbia il suo cardine nella rappresentanza del mondo del lavoro come leva per la trasformazione democratica e sociale. Per questa ragione sosteniamo con forza la proposta di inserire un esplicito riferimento al lavoro nel nome e nel simbolo del partito per rafforzare quella prospettiva ecologista e socialista che serve al paese". E' quanto si legge nel documento approvato dall'assemblea nazionale di Articolo 1 insieme alla relazione di Speranza. Nello stesso documento si propone

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