IL MATTINO
autonomia differenziata
16.11.2022 - 20:02
Vincenzo De Luca
"Non ci possono essere Regioni di serie A e Regioni di serie B", tuona Fabio Rampelli di FdI. Punto dirimente è quello sui Lep: secondo l'articolo 117 della Costituzione lo Stato ha potestà esclusiva sulla "determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale". Per i governatori contrari è "intollerabile" una proposta di autonomia differenziata che non ne preveda a monte la definizione. Nella bozza infatti non è più previsto l'obbligo per il governo di stabilire i Lep prima di procedere all'accordo diretto sulle materie da delegare alla Regioni, ma solo un termine di un anno oltre il quale, se non vengono approvati, le funzioni possono comunque essere trasferite alla Regione. Dall'istruzione all'ambiente, il criterio sarà - è la contestazione - non l'omogeneità dei servizi ma la spesa storica. Tra i governatori storicamente favorevoli non solo i leghisti Luca Zaia e Attilio Fontana, ma anche il governatore dem dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, cui si è aggiunto in un secondo momento anche il presidente della Toscana Eugenio Giani, che - ha ricordato anche oggi - punta in particolare su due materie: beni culturali e geotermia. Il presidente della Valle d'Aosta Erik Lavevaz giudica positivamente il confronto tra governo e Regioni ma "parteciperemo attivamente al confronto anzitutto con le altre realtà a Statuto speciale, perché siano salvaguardate le peculiarità". "Abbiamo un'intesa raggiunta con Puglia, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, regioni del centro, ma credo che ci sia anche un dibattito aperto nel nord del paese: alla fine sono così clamorose le contraddizioni che le persone intellettualmente oneste non potranno che riconoscere la fondatezza della nostra posizione". Afferma, tracciando un percorso netto, il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa convocata a Palazzo Santa Lucia per fare il punto della situazione. Il governatore ha annunciato che domani chiederà, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, la revoca del disegno di legge Calderoli. Su questo tema De Luca conta di trovare l'appoggio anche di Calabria e Basilicata, regioni amministrate da presidenti del centro destra. "Chi è orientato a difendere gli interessi delle proprie comunità non può rifiutarsi di combattere questa battaglia. Siamo in campo con una battaglia rigorosa e intransigente
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