Cerca

il report

Covid e restrizioni, boom di ricoveri in neuropsichiatria in 9 regioni: c'è anche la Basilicata

Dati allarmanti quelli della XIII edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia, dal titolo "Come stai?", diffuso oggi in vista della Giornata mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza da Save the Children. Il rapporto fotografa anche quest'anno le condizioni di vita di bambini, bambine e adolescenti nel nostro Paese

Covid e restrizioni, boom di ricoveri in neuropsichiatria in 9 regioni: c'è anche la Basilicata

Dati, mappe e interviste intrecciano disuguaglianze e salute che la pandemia, in particolar modo le limitazioni e le restrizioni messe in campo, ha amplificato ed esasperato. Dunque, cresce il disagio mentale e per l'Atlante dell'infanzia di Save the Children, gli effetti peggiorativi della pandemia sono evidenti. "Abbiamo voluto dedicare l'Atlante del 2022 alla salute perché è necessario assicurare a tutti i bambini e gli adolescenti una rete di servizi di prevenzione e cura all'altezza delle necessità, superando le gravi disuguaglianze territoriali che oggi incidono sul sistema - ha dichiarato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia -. Nel panorama mondiale, il nostro servizio sanitario nazionale si posiziona come una eccellenza per la cura dei bambini, ma questo non deve spingerci ad ignorare i divari e le criticità che la pandemia ha contribuito ad accentuare". Gli effetti peggiorativi della pandemia sono evidenti anche nel crescente disagio mentale di preadolescenti e adolescenti. In 9 regioni italiane oggetto di monitoraggio, i ricoveri per patologia neuropsichiatrica infantile sono cresciuti del 39,5% tra il 2019 e il 2021 (prime due cause: psicosi e disturbi del comportamento alimentare), mentre in tutto il Paese si contano solo 394 posti letto in degenza in questi reparti. Ci sono regioni che non ne hanno neanche uno, come Calabria, Molise, Umbria e Valle d'Aosta, in Lombardia sono 100. Ma è molto grave anche l'assenza o la carenza di strutture semiresidenziali, centri diurni, strutture per gli interventi intensivi a domicilio, tutta la rete coordinata di cura che dovrebbe evitare il ricovero. Un'indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria tra marzo 2020 e marzo 2021 in 9 regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria), evidenzia un aumento del 39,5% nei ricoveri per patologia neuropsichiatrica infantile. La principale causa è stata l’ideazione suicidaria seguita da depressione e disturbi della condotta alimentare. In generale - informa la Ong - siamo di fronte ad un bisogno di sostegno consistente che non trova risposta. Secondo le stime, già prima della pandemia 200 bambini e ragazzi su 1000 manifestavano un disturbo neuropsichiatrico (1.890.000 minori), ma meno di un terzo aveva accesso ad un servizio territoriale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e nella metà dei casi non riusciva ad avere risposte terapeutico-riabilitative appropriate nel proprio territorio

Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione