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Siccità e agricoltura: Puglia in preallarme, pesano anche le perdite ai 3 grandi schemi idrici lucani

Sono tre i grandi schemi idrici lucani (lo Jonico-Sinni, l’Ofanto ed il Basento-Bradano) a carattere interregionale che sono destinati a soddisfare le esigenze potabili, irrigue e industriali della stessa Basilicata per il 40%, della Puglia per il 58% e del 2% di parte della Calabria

Non è ancora emergenza, ma in Puglia è già scattato uno stato di preallarme. La siccità che ha colpito molte regioni d’Italia ha, almeno per il momento, risparmiato le riserve idriche pugliesi che, grazie alle piogge invernali, mostrano una situazione simile o in alcuni casi addirittura migliore rispetto all’estate scorsa. Nel principale invaso pugliese, la diga di Occhito sul Fortore, ci sono quasi 184 milioni di metri cubi di acqua (dato aggiornato dal Consorzio di bonifica della Capitanata), un milione in più rispetto allo scorso anno. In Basilicata, invece, si registra una situazione migliore. Anche qui, per ora, non c’è una vera e propria emergenza siccità, grazie ai circa 408 milioni e 300 mila metri cubi di acqua disponibile negli invasi lucani: un dato comunque peggiore di circa 37 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2021

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