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Con la primavera potrebbe essere sciolto il Cts

Ciciliano, il dirigente medico della Polizia di Stato e componente del Comitato tecnico scientifico in un'intervista al Corriere della Sera sostiene che: «Con il passaggio alla gestione ordinaria della pandemia non ci sarà più bisogno di noi tecnici chiamati in condizioni straordinarie». L'epidemiologo Lopalco non è d'accordo e all'Adnkronos dice: «E’ un gruppo di esperti che può essere utile. Non costa molto allo Stato, lo terrei»

Con la primavera potrebbe essere sciolto il Cts

Silvio Brusaferro

Oggi «le condizioni per guardare lontano ci sono tutte. Aspettiamo ancora qualche settimana per essere certi di poter saltare di gioia», dice Ciciliano. Per questo il Cts a breve potrebbe dire addio: «è una struttura d’emergenza, nata con e per la pandemia. Con la fine dell’emergenza è destinata a sciogliersi. Lo prevede la legge». Il Comitato è stato istituito il 5 febbraio 2020 dall’allora premier Giuseppe Conte, con l’obiettivo di consigliare e supportare l’attività del governo nella lotta alla pandemia. Con l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi, sono cambiati anche gli esperti che ne fanno parte: attualmente il Cts è presieduto da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ed è composto da 11 membri, compreso anche il portavoce Silvio Brusaferro.

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