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«La salute prima di tutto» mentre nel Paese reale chiudono i reparti di chirurgia: siamo tornati a marzo 2020?

«Nelle Regioni stanno nuovamente chiudendo i reparti di chirurgia per riconvertirli in posti Covid, le sale operatorie sono decimate per destinare i chirurghi nei Pronto soccorso e nelle aree Covid, le liste d’attesa si stanno allungando: stiamo ritornando esattamente allo scenario delle altre ondate, come se questi due anni fossero passati invano» è la denuncia di Marco Scatizzi, presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani. «Nelle prossime ore scriverò nuovamente a Speranza»

«La salute prima di tutto» mentre nel Paese reale chiudono i reparti di chirurgia: siamo tornati a marzo 2020?

Roberto Speranza e Mario Draghi


«Interveniamo per salvare vite», è stato il commento del premier sull'obbligo di vaccinazione per gli over 50 con un nuovo e più stringente decreto (il terzo in tre settimane) per contenere - in ordine sparso - l'esplosione della variante Omicron. Il ministro Speranza, invece, pare più preoccupato a restringere l'area no vax rispetto al reale stato di salute del Ssn. Scarseggia il personale: secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità nel mese di dicembre 2021 i sanitari contagiati sono aumentati del 210% e di questi l’82% sono infermieri. L’indennità di specificità infermieristica, già finanziata nella legge di Bilancio 2021 è ancora ferma ai box e l'applicazione definitiva sembra lontana. I ristori previsti per il personale dei pronto soccorso non possono essere erogati al personale dell'Emergenza Sanitaria Territoriale-118 perché manca la copertura economica nella Manovra, come più volte denunciato dal segretario nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Francesco Marino. Le Regioni stanno definendo come realizzare le case della salute, finanziate dal Pnrr ma ad oggi il rischio è la mancanza di medici e di personale, evidenziava Marco Bussone presidente nazionale dell'Uncem. E Negli ospedali? Quotidiane ricoversioni. A Palermo - ad esempio - il reparto di ginecologia da due giorni si occupa solo di malati Covid, no a nuovi ricoveri per consentire la riconversione dei posti letto. Chiuso anche il Pronto soccorso ostetrico. A Civitanova - invece - resiste l'emodinamica, ma a tenere banco è il Covid Hospital, cattedrale nel deserto, costato 12 milioni, inaugurato da Bertolaso e mai entrato in funzione. «Non vogliamo essere complici di chi, per negligenza o inadempienza, mette a rischio la vita dei pazienti e dei chirurghi stessi», aggiunge Scatizzi.

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