L'infettivologo Garavelli: «La Regione Piemonte ha applicato un protocollo denominato "Covi a casa" e non prevedeva Tachipirina e vigile attesa ma farmaci più incisivi: idrossiclorochina, i cortisonici e gli eparinici. Le risposte sono state soddisfacenti, con un minor numero di soggetti ospedalizzati, meno del 10 per cento»
«La situazione non più pandemica ma endemica: la politica del lockdown non funziona perchè il virus persiste nel mondo esterno a prescindere dalle restrizioni. Il futuro è rappresentato dalle cure domiciliari e da un corretto approccio iniziale, a breve sarà anche disponibile un antivirale specifico: il Molnupiravir». Intervista esclusiva al primario della divisione di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara Pietro Luigi Garavelli