IL MATTINO
La protesta
24.08.2024 - 16:59
Maurizio Bolognetti
Bolognetti chiede che i cittadini lucani vengano informati della risposta ricevuta dal Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, e dal Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, in merito alla istituzione del Garante dei detenuti in Basilicata, unica regione d’Italia in cui questa figura non è stata ancora istituita
Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, ha intrapreso una lunga iniziativa non violenta, iniziata il 3 agosto attraverso la forma del digiuno (sola assunzione di acqua), poi dello sciopero della fame (300 calorie al giorno) e poi ancora del digiuno. Il motivo? Bolognetti chiede che i cittadini lucani vengano informati della risposta ricevuta dal Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, e dal Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, in merito alla istituzione del Garante dei detenuti in Basilicata, unica regione d’Italia in cui questa figura non è stata ancora istituita, e del come e perché aveva inteso onorare e corrispondere a quelle parole. Ventitrè sottoscrittori hanno inviato una lettera alla Tgr della Basilicata, ma anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché l’appello di Bolognetti venga accolto. Tra i nomi spicca quella dell’ex sindaco di Napoli ed ex europarlamentare Luigi de Magistris. «Il segretario di Radicali Lucani chiede che venga rispettato il diritto umano alla conoscenza, ritenendo che il servizio pubblico Rai, in quanto tale, debba sentirsi in dovere di informare i suoi utenti di una risposta tanto importante, nella quale è appalesato l’impegno formale ad istituire una figura di garanzia, che molto potrebbe fare per coloro che nelle carceri son ristretti o, come afferma lo stesso Bolognetti che dal 2010 pone la questione, per l’intera “comunità penitenziaria” (Ristretti, Agenti di Polizia Penitenziaria, ecc.) - scrivono nella missiva - Siamo certi che non vorrete rendervi responsabili delti e che già provoca alla “salute” del diritto umano alla conoscenza. Bolognetti, come egli stesso afferma, non vi sta ricattando, nella misura in cui non c’è ricatto nel rivendicare dei diritti. Con la presente - dicono ancora i sottoscrittori - ci rivolgiamo altresì a Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, auspicando un intervento della Commissione da ella presieduta. La missiva in oggetto viene inoltre inviata ai direttori di testata del Tg1, Tg2 e Tg3. Il tema e la vicenda trattati possono di certo le gravi conseguenze che un vostro ulteriore diniego potrebbe provocare (e sta già provocando) alla salute di Maurizio Bolognetessere oggetto di interesse delle stesse testate nazionali della Rai. Infine, ma non ultimo, la presente viene inoltrata per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
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