IL MATTINO
sanità lucana
16.07.2024 - 13:45
Cosimo Latronico
"È certamente una bella notizia per la Basilicata la promozione ottenuta dal Ministero della Salute nelle ultime pagelle sui Lea, i Livelli essenziali di assistenza". Lo ha sottolineato, in una nota, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Nel comunicato diffuso dall'ufficio stampa della Giunta è ricordato che "la Basilicata rientra tra le regioni promosse a pieno titolo in tutte le macro-aree. Le fanno compagnia Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia". "Il dato che va sottolineato - ha aggiunto l'assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico - è anche quello di una discrepanza che ha influenzato le prestazioni in pieno periodo pandemico da covid-19, tanto che nel 2020 le regioni insufficienti erano state sette, tra cui la Basilicata che solo per le prestazioni ospedaliere aveva raggiunto la sufficienza. Oggi, la situazione è in miglioramento e siamo certi che nelle prossime statistiche la Basilicata manterrà numeri positivi grazie agli sforzi che verranno messi in campo e agli impegni che verranno mantenuti dal dipartimento per migliorare l'intero sistema sanitario regionale", ha concluso Latronico. "Una componente essenziale dell'attrattività di un settore economico è la retribuzione che, nel caso dei medici nel Servizio sanitario, nel tempo è stata progressivamente meno allettante. A queste, si sono aggiunte due fondamentali ragioni di perdita di attrattività per i medici: contesti di lavoro diventati via via più ostici, anche con l'inedito fenomeno dell'ostilità dura di pazienti e relativi familiari, e retribuzioni inadeguate e addirittura decrescenti nel tempo". E' quanto si legge nel Rapporto Fnomceo-Censis dello scorso 11 luglio. In questo scenario nazionale, a subire tagli netti di personale medico permanente sono praticamente tutte le regioni meridionali con valori che oscillano dal -21,1% in Molise, e -19,6% in Basilicata, a -3,2% in Sardegna, con l'eccezione della Puglia (+2,6) e dell'Abruzzo (+0,7) in controtendenza rispetto al trend meridionale. Riguardo invece alle spese per il personale sanitario, in particolare i dirigenti medici, emerge che contrazioni del valore nominale si sono registrate nel decennio 2012-2022 in Molise (-25,8%), Basilicata (-11,4%), Calabria (-8,6%), Liguria (-4,5%), Campania (-4%), Sicilia (-3,1%), Piemonte (-2,1%), e Sardegna (-0,6%).
edizione digitale
Il Mattino di foggia