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Stellantis, cala e di parecchio la produzione: si salvano Pomigliano e Atessa, male Melfi

A eccezione degli stabilimenti Stellantis di Pomigliano d'Arco e Atessa la produzione di auto nel primo semestre del 2024 "ha subito flessioni molto significative con valori che vanno dal meno 57,6 per cento al meno 63 per cento, rispettivamente Melfi e Mirafiori (Polo produttivo di Torino)". È quanto emerge dal Report sulla produzione produzione e occupazione degli stabilimenti italiani Stellantis presentato dalla Fim-Cisl

Stellantis, cala e di parecchio la produzione: si salvano Pomigliano e Atessa, male Melfi

Per la Fim-Cisl è "un dato negativo condizionato dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche partiti un mese fa e il rimbalzo negativo dopo un 2023 in crescita una volta superati i problemi nelle forniture determinati dal covid e dalla mancanza di semiconduttori e componenti. Il Polo produttivo di Mirafiori perde volumi sulla 500 elettrica e non riesce più a compensare il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi e Cassino subiscono l'attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste nel 2025. Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+28,5%)". "Se l'andamento riscontrato nel 1° semestre 2024 venisse confermato nei prossimi mesi e senza inversione di tendenza per gli incentivi, partiti di fatto con ritardo nel mese di giugno 2024, la produzione complessiva si attesterà intorno alle 500 mila unità, al di sotto delle 751 mila del 2023, a metà strada dall'obiettivo di 1 milione di veicoli nel 2030 stabilito a livello governativo e assunto dal Gruppo Stellantis". Lo afferma il segretario generale Fim-Cisl Ferdinando Uliano, presentando il report sulla produzione produzione e occupazione degli stabilimenti italiani Stellantis presentato dalla Fim-Cisl.

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