Francesca Palumbo bissa il tricolore nel fioretto e si conferma campionessa d'Italia

Una straordinaria Francesca Palumbo trionfa per il secondo anno consecutivo nel campionato italiano di fioretto femminile, al termine di una gara ricca di emozioni e colpi di scena. A dare l'annuncio è la Federscherma Basilicata, che celebra l'impresa dell'atleta potentina dell'Aeronautica Militare.

Nonostante un inizio non brillante nella fase a gironi, Palumbo riesce a conquistare la parte alta del tabellone. Dopo una vittoria per 15-5 su Sofia Giordani delle Fiamme Gialle, affronta e sconfigge la numero uno del seeding, la compagna di Nazionale Martina Favaretto, con un punteggio di 15-10. Questo successo segna la prima svolta decisiva della giornata.

La cavalcata trionfale prosegue con un altro 15-5 su Serena Puglia del Frascati Scherma, ma il vero test arriva contro la compagna di club Aurora Grandis. In un match al cardiopalma, Palumbo prevale per 10-9 grazie a una stoccata vincente a 11 secondi dalla fine del minuto supplementare, nonostante la priorità fosse a favore dell'avversaria.

In semifinale, Palumbo affronta la portabandiera azzurra di Parigi, Arianna Errigo dei Carabinieri, imponendosi con un netto 15-8. L'epilogo perfetto arriva in finale, dove trionfa nuovamente con un 15-5, questa volta sulla finanziera Beatrice Monaco, coronando una giornata di crescente successo e determinazione.

Al termine della competizione, Francesca Palumbo ha commentato con entusiasmo il suo secondo titolo tricolore: "Rispetto all'anno scorso c'è una grande differenza: un anno fa ero partita forte sin dal girone preliminare, stavolta le cose inizialmente non si erano messe bene e la gara si è trasformata in una corsa a ostacoli. Ma alla fine questo titolo me lo gusto ancora di più perché è stato conquistato di rincorsa, guadagnandomelo un passo per volta. Posso sentirmi orgogliosa per essere riuscita, nonostante un inizio difficile, a risvegliare sempre più sensazioni positive raddrizzando quella che pareva essere una giornata storta: questa è stata la cosa più importante".