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Analisi

I conti in tasca al panorama occultismo: giro d'affari da 6 miliardi di euro

Violenze sessuali e sette sataniche: le sentenze che imbarazzano il Paese

Il mondo dell’occultismo solo in Italia vanta di un giro di affari attorno i sei miliardi di euro, secondo le cifre pubblicate dall’Osservatorio Antiplagio nel rapporto 2024. Si tratta di un mondo incredibilmente complesso. Le cifre sono sempre approssimative e quasi tutti i guadagni sono fuori dal controllo della Finanza, solo due maghi su 100 emettono fattura per una propria prestazione. Circa il 20 % degli italiani, 12 milioni, vanno in cerca del supporto e conforto di occultisti di vario genere. Le regioni con più presenza di maghi, medium, veggenti sono la Lombardia, con 2.500 maghi, 150.000 clienti, 90 milioni di spesa annua; Campania, con 2.200 maghi, 150.000 clienti, 80 milioni; Lazio, con 2.000 maghi, 140.000 clienti, una spesa annua di 75 milioni. La Basilicata è al diciottesimo posto con 150 maghi, 10.000 clienti e una spesa annua di 5 milioni di euro. Il 10% degli incassi deriva da incontri nei loro studi privati, il 90 % da contatti on-line.
I social sono il mezzo di adescamento più usato, i sedicenti maghi, guaritori, pseudo-esorcisti, cartomanti e quant’altro, fanno leva sui più disparati mezzi di comunicazione sociale, anche semplicemente su Tic Toc, nato per il semplice divertimento, ora capace di veicolare giri di affari incredibili. Inizialmente, quando una persona qualsiasi, per solitudine o disperazione si lascia ammaliare da questi sedicenti truffaldini, manda somme di danaro piccole, anche 90 euro per tre candele per un rito che permetta di migliorare la propria sfera finanziaria personale. Poi ne chiedono altri, quando la risposta è negativa, i sedicenti maghi mandano foto di riti satanici e wo-do, minacciando di eseguirli contro chi non vuole continuare. Risulta difficile allontanarli, in quanto iniziano la loro azione ossessiva da stolkers fin quanto non si denuncia alle forze dell’ordine. Comunque, nel malcapitato resta la tensione, lo stress psicologico di sentirsi perseguitati, oltre al senso di colpa per aver ceduto a tali ciarlatanerie, e in tanti casi il conto in banca prosciugato.
Il mondo social è purtroppo pieno di tranelli, in cui è possibile cedere a dipendenze malsane, dal gioco d’azzardo, alla prostituzione, alla magia e quant’altro. Le abitudini della transazione monetaria on-line, arrivate a cifre altissime a livello esponenziale dal lontano lock-down in poi, ha lasciato abitudini difficili da scardinare in molti. La dopamina negli acquisti e nelle transazioni on-line verso qualsiasi offerta è una scarica a cui molti preferiscono spesso ricorrere, perché in quel momento si sentono padroni di qualcosa, anche di quella piccola cifra. E tanti adescano con false promesse di facili guadagni, di salute, di liberazione dal male. Quando questi occultisti hanno ottenuto soldi e prosciugato il conto della vittima, spariscono, questo è l’altro motivo per cui oggi è facilmente possibile ricevere un consulto da un qualsiasi occultista on-line. Quando le vittime si rivolgono alle autorità competenti, è molto difficile venirne a capo, perché è già tardi. Infatti, quando le forze dell’ordine competenti vengono messe all’erta, alla fine si viene a scoprire di avere a che fare con qualche truffatore oltre Oceano. Tra i più gettonati sono quelli che usano i riti candomblè brasiliani, oppure gli pseudo-esoteristi indonesiani. Per questo le cifre di guadagno sono molto più esorbitanti di quanto non si creda e sfuggono ad ogni tentativo di calcolo.
L’art. 121, ultimo comma, del Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza (Regio decreto 1816/31, n°773) recita: “E’ vietato il mestiere di ciarlatano”. L’art. 231 (Regio decreto 615/40, n° 635) specifica: «Sotto la denominazione di “mestiere di ciarlatano” si comprende ogni attività diretta a speculare sull’altrui credulità, o a sfruttare od alimentare l’altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi, o millantano o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte e professione, o magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose». Negli anni ’80 ci sono stati dei riconoscimenti, la Suprema Corte di Cassazione ha rivalutato la consulenza in materia di Parapsicologia, purché fuori da qualsiasi forma di impostura e stregoneria. L’esercizio di attività come astrologia, medium, cartomanzia, veggenti, chiromanzia, grafologia e simili non è vietato, purché lontani da ogni forma di ciarlataneria e truffa, dallo sfruttamento della situazione individuale eventualmente difficile, dall’abuso dell’ignoranza della vittima per suggestione e superstizione.
Si tratta di un reato in cui la cooperazione della vittima è centrale. In diverse sentenze, la Corte di Cassazione ha precisato che oroscopo e lettura della mano possono essere utili alla collettività, l’importante è che i maghi emettano fattura fiscale come è lecito per tutti gli operatori sociali. La dottoressa del Foro di Udine Avv. Teresa Dennetta spiega che per l’Alta Corte “l’attività chiromantica risponde a criteri o principi di una disciplina parapsicologica soggetta, nella storia, ad approfonditi studi, il cui diligente e prudente esercizio in alcuni settori dell’antropologia culturale, può ancora costruire oggetto di dibattito scientifico”. Quando si parla di reato? Quando il patrimonio della vittima è danneggiato, quando si verificano abusi sessuali, quando subentrano minacce, quindi estorsione, e quando si approfitta della debolezza psicologica. La dottoressa spiega: “La particolare condizione di un soggetto, quale determinata dalla sua fragilità di fondo o da situazioni contingenti, non esclude affatto la configurabilità del rato di truffa, anzi ne rende più agevole l’esecuzione ed è inoltre stato evidenziato che è emerso in alcune fattispecie che alle parti offese fu promessa la soluzione o guarigione dei molti mali fisici o psichici o del loro disagio esistenziale, ovvero un miglioramento della mente con attività di stimolazione del cervello. Il tutto attraverso una ‘terapia’ e con l’adesione di un credo religioso per come fu da tutti percepita l’offerta, terapia peraltro pagata, e situazioni in cui si profilano condotte costantemente fraudolente, con le conseguenti induzioni in errore di soggetti facilmente raggirabili e il danno economico degli stessi con relativo profitto ingiusto”. Il raggiro aggravato, l’ingenerato timore di un pericolo immaginario, è punito con la pena di reclusione da 1 a 5 anni. Oltre a quelle precedentemente citate, sono diverse le cose che accadono in questo ambito e che rappresentano reato: violazione degli obblighi familiari; corruzione di minorenni; inosservanza dell’obbligo dell’istruzione; messaggi antisociali con pratiche contrarie alla legge e alla morale; disturbo dell’economia con ricorso al lavoro nero e ricorso all’evasione fiscale; molestie; violenza privata; circonversione dell’incapace; induzione alla prostituzione; stato di incapacità procurato mediante violenza; esercizio abusivo della professione medica; usura; abuso di credulità popolare; truffa aggravata; induzione al suicidio; sequestro di persona; omissione di soccorso.
Diversi di questi sedicenti maghi sono stati arrestati per abuso sessuale, compreso qualche sacerdote che si presentava come esorcista. Altri guaritori con stigmate alle mani e sui piedi, anche appoggiati ufficialmente dal vescovo del proprio territorio, sono stati arrestati per truffa o sono tutt’ora ricercati, in quanto sono scappati all’estero con il proprio bottino. Questo per dire quanto sia facile cadere nei tranelli di chi approfitta della fede altrui. Il problema non sta nel fatto che vada riformato un sistema giuridico, quanto nel metterlo in condizione di essere applicato. Certo i social non aiutano, ma da qui nasce la sfida di mettere in campo una sensibilizzazione con un quadro di conoscenze provenienti da tutte le angolature possibili.

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