IL MATTINO
I nodi della politica
04.04.2024 - 15:42
Le dimissioni che imbarazzano ulteriormente il Partito democratico lucano sono arrivate ieri in segreteria. Giuseppe Michele Dibiase, segretario del Pd di Ripacandida, le ha inviate a Elly Schlein, al segretario lucano Giovanni Lettieri e al segretario provinciale Arduino Lospinoso. L'incipit di Dibiase è questo: «Voglio manifestare il disagio che sto vivendo in questo particolare momento». E ha spiegato: «Vado a ritroso di quasi un anno, in occasione delle amminitrative tenutesi a Ripacandida; in qualità di segretario convocai il direttivo e mi diede mandato esplorativo verso gli altri partiti di centrosinistra, incontri che io puntualmente affrontai e che portarono a un accordo di massima; riferii tutto al direttivo e contestualmente feci richiesta al segretario regionale per l'ultilizzo del simbolo del Pd. Lo stesso mi rispose negandomi l'utilizzo e adducendo come motivazione il fatto che era stata avanzata analoga richiesta da parte di un iscritto, risposta sconcertante per chi come il sottoscritto ha militato nelle file della Democrazia cristiana sin da giovane, nel Partito popolare e ancora nella Margherita e avendo ricoperto per un decennio la carica di consigliere comunale-assessore per infine approdare nel Pd sin dalla sua nascita in maniera convinta». E arriva al dunque: «Assistere all'ingerenza di Giuseppe Conte nelle scelte politiche del Pd, alle lotte intestine dei capi corrente per una mera questione di posizionamenti e alla fortissima contrapposizione dovuta solo al fatto di non voler essere in minoranza da parte del Pd locale è veramente troppo». E, così, ha deciso di lasciare.
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