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Il dem Margiotta sente puzza di sconfitta: senza Azione e Italia Viva è "masochismo elettorale"

Il dem Margiotta sente puzza di sconfitta: senza Azione e Italia Viva è "masochismo elettorale"

Salvatore Margiotta

Chiorazzo o Lacerenza poco cambia, nel campo largo lucano, o quel che resta, regna il caos. L'unità manifestata in Sardegna con la vittoriosa Todde pare un miraggio. "Ieri sera abbiamo appreso che Conte ha deciso il candidato in Basilicata e anche la coalizione, escludendoci senza nemmeno un passaggio di condivisione. Anche mezzo Pd si dice indignato e amareggiato''. Ha detto Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Per-Renew Europe alla Camera, intervenendo a L'Aria che tira, su La7, dopo aver caldeggiato, alcuni giorni prima, il nome di Marcello Pittella. "Siamo stati esclusi - ha aggiunto - nonostante avessimo dato disponibilità a discuterne. Sabato Carlo Calenda sarà in Basilicata e decideremo se mettere in campo una nostra candidatura o se sostenere Bardi, che non è certo un estremista. Azione da sempre prova a dialogare col Pd riformista e con il centrodestra moderato di Forza Italia: il Pd ci ha spiegato che le decisioni le prende Conte, vediamo - ha concluso - se Forza Italia ragiona diversamente" e a tal riguardo non si è fatta attendere la mano del deputato forzista Mulè. Mal di pancia pure tra i renziani che hanno già perso il presidente regionale De Maria, dimessosi proprio per sostenere fino in fondo la candidatura dell'imprenditore di Senise, sul quale Renzi fin dal primo momento aveva espresso forti perplessità. "Per l'ennesima volta la Schlein abdica culturalmente e politicamente di fronte a Conte: in Basilicata il Pd aveva il proprio candidato, ma il veto di Conte ha fatto sì che la Schlein da Roma chiedesse la retromarcia al centrosinistra, imponendo la candidatura culturalmente grillina di Lacerenza". Ha dichiarato, invece, Enrico Borghi, senatore di Italia Viva, oggi a ''Il Timone'' condotto dal direttore editoriale Daniele Biacchessi sulla FM di radio Giornale Radio. "In Basilicata abbiamo dei dirigenti locali che faranno le loro valutazioni e le loro scelte, non siamo come Schlein che da Roma pretende di mettere le braghe al mondo immaginando un percorso ideologico che non produce gli effetti sortiti", ha tuonato Borghi. Il campo largo, senza Azione e Italia Viva è molto stretto, lo ha capito l'ex sottosegretario dem Salvatore Margiotta, componente della direzione nazionale del Pd, che su Twitter scrive: "Testardamente unitari per me vale anche per Azione e ItaliaViva. Tenerli fuori dalla coalizione in Basilicata e' un grave errore politico, oltreche' masochismo elettorale". La partita è frenetica, le elezioni si avvicinano ed è aperto il walzer delle alleanze.

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