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Analisi

Benedizione delle coppie gay? Una farsa

Benedizione delle coppie gay? Una farsa

Continua la grande farsa della Chiesa cattolica di ritto latino sull’apertura alle coppie omosessuali del monarca Bergoglio. In data 18 dicembre 2023 viene pubblicata la Dichiarazione sui riti di benedizioni composta dal Dicastero della Dottrina della Fede. Qual è la differenza tra Congregazione e Dicastero? La Congregazione è composta da cardinali e vescovi, ai quali si aggiungono alcuni sacerdoti e altri fedeli, il Dicastero è formato da membri e consultori in maggioranza laici, nominati dal papa. La Dichiarazione in questione è un’ulteriore risposta ai vescovi delle Chiese di altre Nazioni europee che si sono opposte al “Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso”, pubblicato il 15 marzo 2021, in cui si vieta ad ogni sacerdote cattolico fin anche di benedire le coppie formate da persone omosessuali, sottoscritto da Bergoglio. I sacerdoti possono benedire case, oggetti, animali, finanche gli aeroplani, ma non possono benedire le coppie di persone dello stesso sesso con nessun rito liturgico, quando poi all’interno del clero la percentuale dei sacerdoti omosessuali è alta. Perché il problema sollevato dalle coppie di persone omosessuali sta anche in questa questione, che si cerca sempre di avallare con certi espedienti tipici del metodo “getta fumo negli occhi” di Bergoglio.
Ma andiamo per ordine. L’ultimo Sinodo celebrato dalla Chiesa cattolica del territorio tedesco ha dato il via libera alla benedizione delle coppie gay e la riammissione alla Comunione delle persone divorziate e risposate. Più del 92 per cento dell’assemblea riunita a Francoforte si è espresso a favore. Overbeck, vescovo di Essen, ribadisce il diritto della Chiesa cattolica tedesca di rispondere alle questioni sociali del proprio territorio. In Germania si stanno studiando i riti liturgici da usare per le benedizioni delle coppie omosessuali e di quelle divorziate e risposate: i sacerdoti in Germania non commetteranno reati in merito a questo, qualora decidessero di benedire una coppia “irregolare”. Oltre a quelli tedeschi, anche in Belgio la maggior parte dei vescovi sono favorevoli a tale liturgia. Ma oltre a tutto questo il vescovo di Spira Karl-Heins Wieserman ha pubblicato il 3 novembre 2023 una lettera pastorale nella quale indica di tenere “celebrazioni di benedizioni per le persone che si amano”, riferendosi alle coppie di omosessuali e alle coppie di persone divorziate che iniziano una nuova relazione. Il vescovo Wieserman non vuole aspettare la conclusione della sezione del Sinodo dei vescovi in Vaticano del 2024. Infatti, cosa c’è scritto realmente nella dichiarazione pubblicata in data 18-12-2023 dalla commissione messa su da Bergoglio in risposta al vescovo di Spira e agli altri vescovi europei? Al Punto 37, la Dichiarazione recita, a nome diretto del papa: “non è conveniente che una Diocesi, una Conferenza Episcopale o qualsiasi altra struttura ecclesiale attivino costantemente e ufficialmente procedure o riti per ogni genere di questioni. Il Diritto Canonico non deve e non può coprire tutto, né le Conferenze Episcopali devono pretendere di farlo con i loro vari documenti e protocolli, perché la via della Chiesa passa attraverso molti canali, oltre a quelli normativi”. Nello stesso punto, la Dichiarazione afferma, sempre citando le parole dirette del papa: “ciò che fa parte di un discernimento pratico in una situazione particolare non può essere elevato alla categoria di norma”, in quanto questo “darebbe luogo ad una casistica insopportabile”. Questi i punti salienti della Dichiarazione, tutto il resto è fumo negli occhi, per le copie di omosessuali e di divorziati si tratta di chiacchiere vuote.
La Dichiarazione per benedizioni delle coppie omosessuali e delle coppie di persone divorziate e risposate col rito civile, che odiano essere prese in giro, non è assolutamente un’apertura, ma un’ulteriore chiusura ufficiale di Bergoglio, che ha fatto marcia indietro dalle dichiarazioni del passato in merito a tale argomento. Un altro disappunto delle coppie omosessuali sta in questo punto: vietano a noi di ricevere una benedizione con un rito liturgico, quando tanti sacerdoti sono omosessuali e vivono tranquillamente le loro relazioni senza che nessuna autorità ecclesiastica dice nulla. Questa ipocrisia, queste contraddizioni di fatto sono profondamente umilianti per loro.
Ma la cosa ulteriormente grave è dovuta al fatto che la Dichiarazione della commissione di Bergoglio allarga il rischio di scisma ancora di più tra la Chiesa Cattolica, anzi, tra la Chiesa italiana, che comanda su quelle del resto del mondo, e le Chiese del Belgio e della Germania. Si tratta di un vero e proprio atto di forza del monarca Bergoglio. Oltre a tutto questo, si avalla completamente il tema dell’omosessualità all’interno nel clero, punto dolente del tutto ignorato come sempre. Quello che sta accadendo nella Chiesa Cattolica di rito latino è tutto in questo scontro interno, a discapito delle coppie omosessuali e di quelle di divorziati e risposati, altro che apertura! Vedremo gli svolgimenti degli eventi nei prossimi giorni, ma non si prospetta nulla di buono.

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