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Sanità lucana e liste di attesa: "Se Matera piange, Potenza non ride"

Il consigliere regionale pentastellato, Gianni Leggieri, non ha dubbi: "Il sedicente governo del cambiamento, nonostante i proclami, non è riuscito a tutelare ai lucani un diritto sacrosanto, costringendoli a spostarsi nelle regioni limitrofe"

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assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli

"Gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute, tramite l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), confermano che la Basilicata è il fanalino di coda in Italia sul recupero dei tempi d’attesa nella sanità. A Potenza e a Matera la situazione è decisamente tragica, tanto che l’impietosa fotografia dell’Agenas è stata già da tempo acquisita dai cittadini lucani, i quali, per veder tutelato il proprio diritto alla salute si recano in Puglia anziché affidarsi alle strutture locali", lo afferma il consigliere regionale del M5S Gianni Leggieri. "I picchi di caduta più importanti - prosegue Leggieri - si hanno a Matera, dove le liste d’attesa sono percepite come una vera e propria emergenza. Confusione e ritardi dominano nelle prenotazioni, mentre le strutture continuano a soffrire di una cronaca carenza di personale. Il saldo è decisamente negativo: tra il 2019 e il 2022 si registrano circa 100 unità mancanti, tra medici e infermieri. Gli investimenti tardano ad arrivare, nonostante i fondi siano stati stanziati. Il quadro è preoccupante, in quanto emerge chiaramente che la Basilicata non sia ancora ripartita dopo l’emergenza pandemica. Se Matera piange - tuona Leggieri - Potenza non ride. Nelle aziende potentine (San Carlo, Crob e Azienda sanitaria Potenza) c’è una carenza generale di medici e di anestesisti, senza contare le varie difficoltà registrate dal Crob. Qui le risorse per ridurre le liste d’attesa sono state utilizzate all’80%, ma gran parte dei benefici saranno destinati alla sanità privata. Inoltre, l’incertezza incombe sul destino di medici, infermieri e OSS impiegati nell’emergenza Covid. Insomma, si può affermare con estrema certezza che il centrodestra abbia ampiamente fallito la missione liste d’attesa. Il sedicente governo del cambiamento, nonostante i proclami, non è riuscito a tutelare ai lucani un diritto sacrosanto, costringendoli a spostarsi nelle regioni limitrofe a causa - conclude - dell’inadeguatezza delle strutture regionali, falcidiate dalle difficoltà e da promesse mai mantenute".

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